Antonio James Mascoli: "Vorrei dirigere Jacob Collier e Luca Marinelli"

Antonio James Mascoli, classe 1993, dopo essersi affacciato nel mondo nella musica entra da protagonista anche nel mondo del cinema agendo, sui set cinematografici, nel reparto fotografia come data manager. Da oltre tre anni realizza contenuti sui social in cui racconta come nascono film e serie, partendo proprio dal lavoro sul set. Oggi crea contenuti divulgativi dietro le quinte che, oltre a soddisfare la curiosità del pubblico, assumono un valore culturale per rinsaldare il legame tra il pubblico, la musica e il cinema. Collabora regolarmente con la Festa del Cinema di Roma, dove intervista attori e registi in diretta dal red carpet. Antonio prima di parlare di musica parliamo un attimo di cinema visto che lei è coinvolto nella Festa del Cinema di Roma. E' il quarto anno di collaborazione. Con Gaia Sidoni abbiamo creato il profilo Tik Tok della Mostra e abbiamo fatto almeno due ore di diretta al giorno. E' stato un caso studiato perché il creator verticale su un argomento fino a circa tre anni e mezzo fa non esisteva. Sai Tik Tok per molti è la piattaforma dei balletti e non un mezzo di divulgazione. Quando ci hanno chiamato per creare il profilo noi abbiamo fatto la strategia, noi ci siamo inventati la struttura. Però alla sua origine c'è la musica. Il mio primissimo format online ha a che fare col Festival di Sanremo: mi piacciono i videoclip musicali e una volra parlando con alcuni amici è emerso che per loro sono una accozzaglia di immagini carine che si sovrappongono alla musica mentre io dico che c'è chi lavora per vestire la musica. Ho recuperato alcuni videoclip e li ho analizzati e raccontati secondo il mio modo di leggere: da Michele Bravi a Rkomi, ho avuto un buon riscontro e ho dimostrato che le immagini possono arricchire la musica. Michel Gondry ha costruito con la musica pezzi d'arte unici. Cosa la affascina di Sanremo? Mi piace raccontare cosa si nasconde dietro la facciata; non ci sono mai stato ma avevo un amico che c'era e mi ha mandato alcune clip realizzate con lo smartphone di straforo. Ho fatto alcuni contenuti su come funziona, so ad esempio che usano un sistema perfetto per organizzare lo stacco tra una camera e l'altra appoggiandosi sulla musica per amplificare il messaggio musicale. La scorsa edizione tra le altre cose ho raccontato chi c'è dietro il Topo Gigio di Lucio Corsi. Oggi c'è chi sostiene che grazie a particolari programmi spendere più di 300, 400 euro per un video musicale sono soldi sprecati. Che ne pensa? Il grande budget diventa essenziale in alcuni casi. Se mi serve il drone per una ripresa dall'alto devo avere il budget, se poi mi dici che oggi con l'i-phone fare n video a costo basso non è rinunciare all'aspetto emotivo sono d'accordo. Con pochi soldi si trova una soluzione ma è superficiale sostenere che quei soldi sono sprecati. Come si rapporta con l'Intelligenza Artificiale? La sto studiando e ti confesso che la temo in parte. Per ora è una compagna e finché mi accompagnerà e non sostituirà il pensiero critico va bene. Va regolamentata, chi pensa al denaro e a quanto può risparmiare la sta usando in forma poco etica. Ci sono casi di attori deceduti che con l'IA sono apparsi in nuove produzioni e questo pone limiti etici importanti. Tom Hanks si è ritrovato testimonial di studio odontoiatrico senza il suo consenso: tutto è stato fatto con l'IA. La legge dovrebbe muoversi. Insomma, la sta soppesando… Gli utilizzi in misura corretta sono difficili. Se deleghi completamente rinunci alla creatività, altra cosa è chiedere consigli, dare il giusto prompt: molti credono che sia una passeggiata di salute ma ti assicuro che non è così. Come ha iniziato il tuo viaggio professionale? Finiti gli studi di Comunicazione sono andato a Roma per lavorate sui set come data manager, che è colui che archivia il girato in sicurezza. Parlando con amici e raccontando il mio lavoro notavo il loro sguardo affascinato e curioso. Quando ho iniziato coi contenuti mai credevo diventasse un lavoro e poi è anche un modo per dare spazio a chi sta dietro la macchina da presa. E' un lavoro che mi ha scelto non lo ho scelto io. Che futuro si immagina? Voglio fare interviste, parlare con le persone. Trovare spunti che non ci sono in altre interviste. E poi mi piace condurre, tirare le fila affinché una esperienza diventi intrattenimento ed educazione. Regista per un giorno: quale artista musicale e quale attore vorrebbe dirigere? In musica Jakob Collier, lo adoro alla follia, è un pazzo che mi arricchisce col suo lavoro. Un attore...beh Luca Marinelli. Non c'è un film o una serie in cui non sia stato magistrale, è uno dei più grossi talenti italiani e so da amici che ha modo etico e attento di lavorare sul set: molti si distraggono e questo impatta sulla performance, lui arriva e va via pulito attento in ogni singolo secondo, se deve stare sul set dieci ore è al cento per cento per dieci ore.

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Fabrizio Basso