Sziget Festival, Sevdaliza si racconta a Sky TG24: “Siamo in continua evoluzione”

Oltre un miliardo di streaming e più di tredici milioni di ascoltatori mensili su Spotify sono soltanto alcuni dei numeri attuali di Sevdaliza. Nel corso degli anni l’artista si è affermata come una delle voci più rivoluzionarie a livello globale. In attesa dell’uscita del nuovo album Heroina, lo scorso anno Sevdaliza ha conquistato le classifiche con il singolo Alibi, in collaborazione con Pabllo Vittar e Yseult, vendendo mezzo milione di copie soltanto negli Stati Uniti d’America. Sabato 9 agosto la cantante si è esibita sul Main Stage dello Sziget Festival, l’abbiamo intervistata chiedendole anche della foto con Mahmood in uno studio di registrazione. Sevdaliza: “il mio lavoro riflette la persona che sono” Subito dopo l’esibizione sul Main Stage, Sevdaliza ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sky TG24 parlando del significato del suo ultimo singolo Messiah, del ruolo dell’intelligenza artificiale nella musica e del suo ritorno allo Sziget Festival . Com'è andata? È stato davvero bello, me la sono goduta tantissimo. Amo sempre molto prendere parte allo Sziget, questa è già la seconda volta. Credo che il programma sia davvero fantastico, ritrovo qui il mio pubblico. Cosa diresti a quella ragazza che si è esibita qui la prima volta? Di non avere paura di essere quella che è e di fare tutto ciò che desidera. Come hai scelto la scaletta? Sono partita dalla musica del disco e ho costruito uno show che rappresentasse questo lavoro. Questo spettacolo ha elementi più caotici e sfrontatamente energici. Le vibrazioni sono al centro di tutto, non è curato come il precedente, è più selvaggio e libero. Generi differenti. Una canzone che non può mancare in scaletta? In questo momento ti direi Alibi perché è stata la mia hit lo scorso anno. Un brano difficile da proporre perché legato a qualcosa in particolare? In questa scaletta non c’è perché l’ho già rimosso! Nel corso degli anni hai sempre espresso te stessa e il girl empowerment, com’è cambiato il tuo modo di esprimerti attraverso la musica? Non ho cambiato modo di esprimermi, ma sono cambiata io come persona, quindi di conseguenza anche la mia espressione. Siamo sempre in continua evoluzione e il mio lavoro riflette sempre la persona che sono in quel momento. E chi sei in questo momento? Sevda. Tra le tematiche che hai trattato negli anni anche l’intelligenza artificiale. Ha influenzato la tua musica? Nel mio caso l’intelligenza artificiale aiuta il processo di lavoro, ma non influenza necessariamente la musica. In questo momento non la sto usando, ho provato a lavorarci, ma non mi ci sono trovata. Ciò che mi piace dell’intelligenza artificiale è che può essere utilizzata per massimizzare il flusso di lavoro di un artista, abbiamo soltanto una quantità di tempo limitata in una giornata. Quindi può essere utile per esternalizzare e ottimizzare altre parti del flusso. E cosa ti sta ispirando nelle ultime creazioni? Al Radical feminism. Voglio far arrivare le vibrazioni di una musica libera, per questo motivo ho coinvolto anche grandi artiste donne. Il tuo ultimo singolo è Messiah, cosa rappresenta per te? Ho iniziato a lavorare a Messiah due anni fa e in uno studio con due scrittori e produttori. Per me Messiah è come un inno che mette l’energia femminile al centro della religione, qualcosa che non accade mai. Ho voluto contraddire l'idea che i nostri Dei siano sempre noti come maschi perché nelle antiche religioni non era così. Credo che Messiah abbia questo tipo di antica energia femminile. Nei giorni scorsi hai postato una richiesta per la ricerca di un cuoco a Milano. Verissimo, però non parlo ancora italiano, ma vivo in Italia. A maggio invece hai pubblicato una foto con Mahmood in uno studio di registrazione, c’è qualcosa in arrivo? Eh... sì, c’è qualcosa, ma non sappiamo ancora quando. Lui è davvero un caro amico e mi piace tantissimo come artista.

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Matteo Rossini