Le copertine dei dischi contano ancora

Abbiamo già parlato alcuni mesi fa dell'importanza delle cover dei dischi sia come mezzo artistico-espressivo, come efficace strumento di marketing, ma anche come oggetto di valore culturale e storico e che hanno avuto il loro momento di gloria dagli anni Sessanta ai Novanta. Dopo un ventennio di musica liquida, prima download e poi streaming, da qualche anno le cover sono tornate ad avere un ruolo rilevante nel racconto e nell'estetica della musica pop. È anche per questo motivo che la Record Academy, ovvero l'organismo che organizza annualmente la premiazione dei Grammy formato principalmente artisti, produttori, i musicisti, ingegneri del suono e i responsabili A&R delle principali case discografiche, ha annunciato che a partire dal 2026 ci sarà un Grammy per la miglior copertina. Si tratta del riconoscimento artistico dell'immagine associata a un disco, che sia in una custodia di cartone, in un case di plastica o una miniatura sulle piattaforme di streaming. Cronistoria di un premio In realtà la categoria “Best Album” - vinta nell'ultima edizione da “Brat” di Charlie XCX – premia il design della copertina e la "presentazione visiva complessiva" dell'album, escludendo i cofanetti e le edizioni limitate, che nel 1995 avevano una categoria a sé stante . Ora i Grammy hanno aggiunto questa nuova categoria per la 68esima premiazione, che si terrà il 1° febbraio 2026: "Best Album Cover". La categoria "Best Recording Package" si chiamava in realtà "Best Album Cover" quando si svolsero i primi Grammy nel 1959 . Ma l'industria musicale si evolve, e così la categoria fu chiamata "Best Package Album" nel 1974 – e poi "Best Recording Package" nel 1994 – per riflettere su come gli artisti stessero davvero migliorando la presentazione visiva dei loro album. Nel 2025, tuttavia, avremo a disposizione svariate versioni in vinile dello stesso disco, e la presentazione visiva di un album racchiuderà molto più della semplice copertina. Quindi dal prossimo anno per "essere più rappresentativi del mercato odierno", le categorie "Best Recording Package" e "Best Recording Package, Best Boxed or Special Limited Edition Package" saranno accorpate nella categoria "Miglior Pacchetto di Registrazione", con la categoria "Miglior Copertina dell'Album" a sé stante. IL CASO CARPENTER Proprio nel momento in cui è arrivata la notizia di questa nuova categoria, nel mondo della musica si è scatenato un acceso dibattito globale proprio sulla provocatoria copertina di un disco che uscirà tra due mesi Si tratta di “Man's Best Friend” di Sabrina Carpenter, una delle nuove pop starlette made in USA e la copertina la ritrae a quattro zampe di fronte a un uomo in completo scuro di cui non vediamo il volto che le tira una ciocca di capelli biondi a mo’ di guinzaglio. Lei, fasciata in un elegante abito nero e con tanto di tacchi a spillo, guarda in camera e sembra apprezzare la situazione. L'espressione “il miglior amico dell’uomo” – la traduzione letterale del titolo inglese dell’album – solitamente fa riferimento al cane e sul retro della cover appare il collarino di un cagnolino con inciso il titolo dell’album sulla medaglietta a forma di cuore. L'immagine della cover ha riaperto il dibattito: si tratta di femminismo libero e positivo nei confronti del sesso o solo una pigra rivisitazione del patriarcato attraverso un immagini di pornografia soft per lo sguardo maschile? Sabrina Carpenter e il suo team di marketing hanno creato tutto questo ad arte, per il lancio del singolo e di un album che uscirà il 29 agosto 2025. Le associazioni femministe definiscono l'immagine come facente parte di un immaginario regressivo e "un ritorno a stereotipi stanchi che riducono le donne ad animali domestici, oggetti di scena e proprietà, promuovendo un elemento di violenza e controllo". Mentre sui social media sono in tanti a vedere questa immagine, che nei primi giorni ha accumulato centinaia di migliaia di like, come un commento “satirico” sul modo in cui vengono trattate le donne. La Carpenter continua quindi il filone iniziato nei tardi anni '80 da Madonna dell'utilizzo di immagini audaci e sovversive. Con la differenza però che allora la cantante di origine italiane usava la sessualità per sfidare le norme sociali, mentre qui l'impressione sia soltanto quello di guadagnare più click e like possibili senza in realtà sovvertire nulla. Il gruppo degli indignati enfatizzano soprattutto quel gesto del tirare i capelli di cattivo gusto, in un momento storico in cui nelle aule del tribunale USA si sta giudicando un video di sorveglianza in cui il produttore rapper Sean "Diddy" Combs afferra per i capelli la sua allora fidanzata Cassie Ventura per trascinarla in un'altra stanza e molestarla. Comunque la pensiate, resta il fatto che nel 2025 le copertine dei dischi continuano ad essere rilevanti e ad accendere dibattiti sociali.

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