Anxiety di Doechii, cronistoria di un brano che racconta questi tempi

Con le decine di migliaia di canzoni che escono ogni giorno, è sempre più difficile riuscire a trovare un pezzo che sia rappresentativo di un periodo. Forse però oggi c'è una canzone che per l'esecutore, per il tema trattato, per il genere e per la modalità di composizione possiamo tranquillamente definire come segno di questi tempi e dello zeitgeist. Si tratta di “Anxiety” l'ultima canzone di Doechii, un brano che, oltre ad avere ottimi numeri di stream , è particolarmente interessante per il modo in cui si è sviluppata. Chi è Doechii È importante prima conoscere Doechii, perché questa canzone viene dal suo passato quando - ancora sconosciuta - si faceva chiamare Iamdoechii. Doechii è lo pseudonimo di Jaylah Ji'mya Hickmon di Tampa, Florida. Classe 1998. Cresce in una comunità afrodiscendente cattolica da madre single e durante tutta la sua infanzia e adolescenza si sente sempre un pesce fuor d'acqua, come racconta lei stessa. La passione per la musica la salva dal bullismo xenofobo a scuola e dalla solitudine: il padre e lo zio erano entrambi rapper, ed è durante le lunghe sessioni di pesca che Doechii inizia ad appassionarsi al genere. Utilizza la scrittura dei suoi pezzi rap come un diario e così inizia dal 2016 a pubblicare i suoi primi mixtape e tantissimi video su YouTube dove documenta attraverso brevi rap la sua vita quotidiana e le sue esperienze personali legate a salute mentale, bisessualità e ricerca di sé, ma anche dipendenza dalle sostanze per sfuggire dalla realtà. Grazie a video e mixtape viene ingaggiata da altre artiste come SZA e Doja Cat, di cui apre i tour, e firma un contratto per la Top Dawg Entertainment che rappresenta Kendrick Lamar e Schoolboy Q. Nel 2024 pubblica un nuovo mixtape dal titolo “Alligator Bites Never Heal” che la porta a registrare uno straordinario Tiny Desk che la fa conoscere rapidamente in tutto il mondo e, in seguito, a vincere il Grammy come miglior album rap con uno degli speech più cliccati della serata. Il segreto del suo successo è un mix di talento innato nel rap e una grande capacità di scrittura, ma anche il suo look femminile dal sapore androgino che mixa perfettamente streetstyle con capi fashion e un gusto sempre originale nell'uso del beauty. La genesi di Anxiety Ma torniamo alla canzone oggetto dell'articolo. Nel maggio del 2020, in pieno lockdown, Doechii registra la prima versione di “Anxiety”, un freestyle costruito sulla base strumentale del successo globale del 2012 “Somebody That I Used to Know” di Gotye. Quello di Doechii era un brano senza troppe pretese pubblicato come parte della sua serie Coven Music Session su YouTube. Il video, realizzato con gli scarsi mezzi che aveva a portata di mano, trasuda spontaneità e ritrae la giovanissima Jaylah che balla, canta e rappa nella sua cameretta da adolescente. Nel rap parla della sua salute mentale e di come l'ansia la colpisca insidiosamente ; il tutto sarebbe stato destinato a ristagnare nel limbo della piattaforma se nel settembre 2023 non fosse arrivato Sleepy Hallow. Lui è un rapper giamaicano-americano di base a Brooklyn tra i pionieri del genere drill, che si accorge di questa grezza e intrigante versione di Doechii e la fa diventare la base del suo pezzo dal titolo eponimo che per le strane e oscure regole di TikTok diventa un trend di successo e, quindi, sfonda in tutte le piattaforme streaming; questo spinge Doechii a re-incidere il pezzo a inizio marzo con una produzione più sofisticata e un tiro più r&b da classifica. Abbinato alla canzone viene realizzato un videoclip – diretto da James Mackell – che parte proprio dalla stessa ambientazione del video YouTube autoprodotto nel 2020 nella sua cameretta per poi diventare una sorta di kolossal con un susseguirsi di incidenti, squadre S.W.A.T. che fanno irruzione dalle finestre, fornelli che prendono fuoco traslocatori che intralciano il passaggio e coreografie di massa da “La La Land”, il tutto in una sorta di loop da crisi di panico e che oggi dopo dieci giorni dall'uscita ha superato gli 11 milioni di visualizzazioni. Campionamenti di campioni Forse però non tutti sanno che anche la famosa hit del 2012 “Somebody That I Used To Know” non era tutta farina del sacco del cantante belga naturalizzato australiano Gotye . Il giro di chitarra iniziale e che viene messo in loop in tutta la sua canzone appartiene al celebre chitarrista brasiliano Luiz Bonfá che lo utilizza nell'apertura di “Seville”, una sua canzone del 1967. Gotye avrebbe quindi raggiunto alla fine del 2011 un accordo con la famiglia del musicista di Rio, scomparso nel 2001, per aggiungere il nome di Bonfá nei crediti e versare loro il 45% delle royalties. Ricordiamo che allora la canzone fu un successo globale e raggiunse oltre 2 miliardi di visualizzazioni su YouTube. Quindi, con il suo inesauribile dono di ispirare nuove generazioni di artisti e di confondere i confini estetici e legali, la storia di questo sample non ha ancora finito di sorprenderci.

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