FEELING. Pino Daniele, un libro e 12 canzoni per raccontare un artista unico

Le biografie sono armi a doppio taglio. Possono appassionare ma è un attimo scivolare nel retorico o, ancora peggio, nell'agiografico. Serve qualcosa più di una idea per sedurre un lettore, serve un guizzo, serve quel tocco magico col quale Diego Armando Maradona incantava il popolo biancazzurro. Gianni Valentino, giornalista, autore e perfomer, per accompagnarci nell'universo di Pino Daniele e tenere la rotta nel mare magnum delle pubblicazioni dedicate al musicista e cantautore scomparso dieci anni fa, per l'esattezza, il 4 gennaio 2015, ha identificato una stella polare che ha fatto nascere il libro FEELING. Pino Daniele che ha l'afflato di un romanzo: le pagine sono un racconto sonoro e appassionato che attraverso 12 canzoni, considerate dall'autore indispensabili, crea un sorprendente e inedito mosaico della smisurata avventura creativa di Pino Daniele. Ovviamente il numero non è scelto a caso bensì segue il calendario, dunque un brano per ogni mese. La scelta di Gianni Valentino è ricaduta su Ca calore, Je so’ pazzo, Alleria, Chillo è nu buono guaglione, Toledo, Stella nera, Assaje, Via Medina, Stop Bajon, Gay Cavalier, Pigro e ‘O fra. La fluidità narrativa dell'autore viene impreziosita dalla complicità, dai commenti e dalle dichiarazioni di una serie di artisti, di addetti ai lavori e di amici di gioventù dell’artista: tra gli altri, Tullio De Piscopo, Corrado Rustici, Phil Palmer, Morgan, Mario Biondi, Peppe Lanzetta, Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, Raiz, Agostino Marangolo, Zulù, Tony Cicco, Carlos Valderrama, Enzo Gragnaniello, Fabio Concato e Blessed Madonna. UNA STELLA POLARE PER 12 CANZONI E 12 ANIME L'idea di dedicarsi a Pino Daniele in chiave inedita non era radicata nei pensieri di Gianni Valentino. È un uomo saggio, che non si lascia ipnotizzare né dalle radici né dal richiamo delle ricorrenze. Fosse caduto nella trappola delle date avrebbe affrontato mari intellettuali meno tempestosi. Fino a sei mesi fa, fino alla scorsa estate, mai avrebbe immaginato di scrivere un libro su Pino Daniele ma le idee sono nell'aria, devi solo allungare le braccia e coglierle, farle tue. E così una sera d'estate "ho iniziato a sentire che il libro era già pronto dentro me -racconta- dovevo soltanto ascoltarlo e srotolarlo sui fogli in dodici capitoli. Era tutto scritto, tutto destinato. Pure le 12 canzoni prescelte. Quando scrivo non smetto di giocare. È una delle mie priorità. Il gioco stavolta era semplice, quasi scemo: se il 2025 è l’anno che vivremo nel ricordo speciale di Pino e della sua musica, allora che questo numero diventi un reale calendario amoroso per chi di Pino conosce più o meno tutto e per chi di lui sa poco". Provate a "googolare" e vedete quanti titoli su Pino Daniele vi ritrovate a consultare ma non ne troverete uno che attraverso lo scorrere di un calendario ci svela di più sulla sua scienza musicale. Ed è qui che entra in gioco l'immaginazione, quel dono che ha portato l'autore ad abbinare una canzone a ogni mese, stratagemma che permette al lettore di risalire alla sorgente della sua discografia. Sembra un lavoro di cartografia ed ecco che torniamo alla stella polare, l'astro protettore dei marinai che ci aiuta a orientarci nell’intera produzione di Pino Daniele. Anzi dei tanti Pino Daniele perché Gianni Valentino ce ne racconta dodici, quanti sono i mesi, ognuno con una sua identità e una sua cifra poetica: e infatti si parte da Pino poeta per poi incontrare Pino musicista, Pino produttore, Pino pacifista, Pino compositore, Pino autore di colonne sonore, Pino esegeta e interprete d’ ‘a parlesia, Pino reporter a zonzo nelle sue parolacce poetiche. Ecco il feeling!

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