Cosa resterà di questo 2024 in musica

In questi giorni sui giornali e sui siti, sia quelli specializzati che generalisti, è un pullulare di classifiche dei dischi più belli dell'anno. Considerato che, in un mercato sempre più frammentato dove radio e tv non hanno più l'influenza di un tempo, le classifiche di vendita sono sempre meno rappresentative, è tutta una gara a mettere alle prime posizioni il disco di super nicchIa, insieme a quello popolare e a quello oscuro che non si trova nemmeno sulle piattaforme. Allora per Insider abbiamo deciso di non fare qui nessuna personale lista di dischi - ché come supporto sono sempre meno importanti - bensì mettere in fila eventi e notizie rilevanti che resteranno di questo 2024 in musica. La brat summer Negli aggregatori delle suddette classifiche di fine anno sicuramente troverete ai primo posto “Brat” di Charli XCX e non solo per il fatto che è in effetti un buon disco di pop contemporaneo, ma perché è diventato un meme e poi un modo di dire diffuso nella cultura pop e, addirittura, in politica. “Brat” in inglese significa ragazzaccia, nel senso di ragazzina impertinente e sfacciata, ma con una connotazione positiva di orgoglio e autodeterminazione. Per dare una connotazione estetica al titolo del suo disco, la popstar inglese ha deciso di creare una copertina oggettivamente ed esteticamente brutta e sciatta, scritta con un font abusato in forma sgranata su un fondo verde acido “offensivo e disturbante” come dichiarato dalla stessa cantante. Per rafforzare il concetto Charli ha poi pubblicato sui suoi canali un brat generator, un’applicazione che consentiva di scrivere qualsiasi parola e farla apparire sulla copertina dell’album con lo stesso font sgranato. Inoltre sempre la stessa Charli XCX per supportare la candidata democratica alla presidenza Kamala Harris ha scritto in un post “Kamala IS brat” e questa associazione è stata poi ripresa da tutti i commentatori e influencer negli States durante l'estate. E così “brat” è diventato il termine più usato in rete e nei discorsi tra amici. Successivamente è uscito un album di “remix” sempre di Charli XCX in collaborazione con artisti come Ariana Grande, Bon Iver, Billie Eilish, Jon Hopkins dal titolo “Brat and It's Completely Different but Also Still Brat”. Il tour definitivo di Taylor Swift Si è già scritto di tutto di Taylor Swift che a luglio scorso è passata per due sere allo Stadio di San Siro a Milano. Il The Eras Tour è iniziato il 17 marzo 2023 a Glendale, in Arizona, si è concluso l'8 dicembre 2024 a Vancouver: 149 spettacoli in 53 città distribuite su 5 continenti, proponendo un repertorio di 44 canzoni in tre ore e mezzo di musica. 2 miliardi di dollari di giro d'affari, aumentando il Pil dei singoli stati da dove è passato per l'indotto generato. Va poi aggiunto il documentario che ha incassato 261 milioni di dollari e il Tour Book con oltre 814 mila copie vendute nel weekend del Ringraziamento. Insomma, è stato il tour dei record, potenziato nell'ultima parte dall'uscita in primavera dell'atteso album “The tortured poets department”, che è diventato uno dei dischi globalmente più venduti dell'intero 2024. Il dissing che diventa mainstream A questo tema abbiamo dedicato un intero articolo qui su Insider. Nel frattempo gli eventi hanno avuto una particolare epilogo sia in Italia che al di là dell'oceano. Qui da noi il beef tra Fedez e Tony Effe non solo è durato solo una settimana, ma la chiusura, come in una sceneggiatura scadente di un film di serie B, è che entrambi i trapper sono stati chiamati da Carlo Conti per partecipare al Festival di Sanremo. Al di là dell'Oceano invece una delle canzoni oggetto del dissing, “Not like us” di Kendrick Lamar, ha debuttato alla prima posizione della Billboard Hot 100 - caso unico per una diss track. Ma in un certo senso lo scontro verbale tra Drake e Lamar ha convinto quest'ultimo a realizzare un disco più diretto e istintivi rispetto ai suoi precedenti che erano molto amati dalla critica, ma meno dal grande pubblico dell'hip-hop. “GNX” è uscito a sorpresa a fine novembre ed è un album decisamente più accessibile, oltre che uno dei migliori del genere rap dell'intero anno e che vede Kendrick Lamar in gran forma per affrontare l'Half Time Show del Super Bowl del prossimo febbraio. Il ritorno dei CCCP - Fedeli alla linea Nelle premesse, le celebrazioni del gruppo post-punk italiano dei CCCP si sarebbero dovuto limitare a una mostra a Reggio Emilia chiamata “Felicitazioni! Fedeli alla linea 1984–2024” con un paio di concerti, tre eventi speciali a Berlino a febbraio e un disco con alcuni inediti dal titolo “Altro che nuovo nuovo”. Ma il successo di queste attività è così clamoroso che i membri originali dei CCCP - Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Danilo Fatur e Annarella Giudici – decidono di organizzare un tour estivo di quindici date in piazze e festival italiani a 40 anni dal loro primo EP “Ortodossia”, nella stragrande maggioranza andate sold out. Il fenomeno della retromania – di cui abbiamo parlato qui - è così potente da coinvolgere addirittura una band underground durata per pochi anni dall'approccio situazionista e legata molto al contesto storico-cultural-politico dell'epoca. Come aveva scritto qualcuno “non si esce vivi dagli anni 80”. La countryzzazione del pop Il 2024 infine ce lo ricorderemo per due dischi di due artisti pop, legati rispettivamente al r&b e alla trap che decidono di realizzare due dischi ispirati di forte e chiara ispirazione country. Il genere country è assai popolare negli Stati Uniti e tipicamente associato all'America bianca e conservatrice. Invece quest'anno si sono avvicinati al genere due pesi massimi del pop contemporaneo come Beyoncè e Post Malone, non a caso entrambi nati e cresciuti in Texas. Beyoncè con “Cowboy Carter” rivendica la paternità del genere anche tra gli afroamericani che popolavano gli Stati del Sud dove è nato il country che poi è diventato successivamente “musica per bianchi” solo a seguito delle logiche di distribuzione dominanti nell’industria musicale degli anni Venti, quando le case discografiche suddividevano la musica anche in base a fattori etnici. “Lone Star Blues” è invece il titolo dell'ultimo disco di Post Malone, dove il rapper bianco sperimenta una fusione di country tradizionale e rock alternativo, in cui dominano chitarre acustiche e pedal steel e con testi più intimisti rispetto ai suoi precedenti lavori. Questa tendenza country potrebbe avere un'onda lunga anche nel 2025 quando uscirà il tanto atteso nuovo album di Lana Del Rey. Il disco si intitolerà “The Right Person Will Stay” e vedrà alla produzione oltre ai suoi abituali collaboratori Jack Antonoff e Drew Erickson, anche Luke Laird, storico produttore di musica country.

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