"TRANSA", il progetto musicale che celebra i diritti LGBTQ+ con più di 100 artisti

Chi ha un'età e ascolta musica da tempo probabilmente conoscerà il nome “Red Hot” e lo assocerà inevitabilmente a eccellenti dischi e progetti musicali non-profit. Red Hot Organization è infatti un'associazione fondata a New York da John Carlin che dal 1990 ha usato la musica per costruire e promuovere empatia nei confronti delle questioni relative all'assistenza e alla consapevolezza nei confronti dell'HIV/AIDS e per raccogliere soldi per la ricerca in tutto il mondo. I vari dischi “Red Hot +......” Il primo progetto musicale dell'organizzazione non-profit fu “Red Hot + Blue” dove artisti pop e rock come U2, Neneh Cherry, David Byrne, Tom Waits, Salif Keita, Kd Lang e molti altri reinterpretavano – aggiornandole - le canzoni di Cole Porter. I video erano girati dai migliori registi sulla piazza da Jim Jarmusch a Wim Wenders, da Jonathan Demme a Jean-Baptiste Mondino. Per tutti gli anni 90 e i primi anni zero l'associazione sfornò un album all'anno, in cui grandi artisti, musicisti e band si cimentavano in un particolare genere musicale o nell'interpretare le canzoni di un personaggio: dall'influenza della musica brasiliana alla nascita della scena del rock alternativo americano , dal mondo country , al tributo di Fela Kuti o a quello dedicato a George e Ira Gershwin . Progetti discografici sempre molto affascinanti e sofisticati ma capaci anche di attrarre nel tempo popstar mainstream come George Michael, Everything but the girl, David Bowie e Sting. Gli ultimi dischi dell'organizzazione Red Hot nel 2023 sono stati due volumi dedicati al genio creativo e compositivo di Sun Ra , pianista, compositore, poeta e filosofo statunitense, fra le figure più controverse del jazz moderno, conosciuto per la sua "filosofia cosmica" e per le sue teorie sull'universo e sulla sua stessa vita. TRAИƧA, le origini Il 2024 è stato invece dedicato a un progetto laterale, ma anche il più ambizioso. La Red Hot Org ha messo da parte la causa legata all'HIV/AIDS per sposare la cosiddetta “transgender issue”, ovvero la costruzione della consapevolezza sui diritti delle persone trans e non binarie. Red Hot, nelle persone del produttore Dust Reid e della modella, musicista e attivista Massima Bell, sono riusciti a mettere insieme più di 100 artisti che hanno realizzato 46 canzoni divise in 8 dischi per oltre tre ore e mezzo di musica legata profondamente al processo di transizione e ai diritti dei trans. Il progetto nasce nel 2021 stimolato dalla scioccante morte accidentale della musicista elettronica SOPHIE nel 2021: da lì è iniziata la ricerca nel coinvolgere il più possibile artisti del mondo LGBTQIA2S, in collaborazione con altri musicisti interessati alla causa. Nessuno si era immaginato che il cofanetto sarebbe uscito all'indomani della rielezione del presidente Trump che ha come suo prezioso collaboratore Elon Musk, miliardario e transfobico, disgustato dal fatto che uno dei suoi figli fosse diventato trans dopo aver frequentato la scuola pubblica. TRAИƧA, il progetto musicale Il titolo si ispira alla parola brasiliana “transa” che significa in slang fare l'amore, è il titolo di un album del 1972 di Caetano Veloso, oltre che ad avere l'assonanza con il mondo transgender. Si tratta di un disco di protesta che, invece di ricorrere al terrore o alla rabbia, tende all'introspezione e alla comprensione. Gli otti dischi rappresentano otto fasi cronologiche legate alla transizione: la nascita nel “ventre dell'anima”, la sopravvivenza, l'acquisto di coscienza durante una drammatica notte scura, il risveglio, il dolore, l'accettazione, la liberazione e infine la reinvenzione. Un processo lungo e tortuoso, fatto di dolore ed euforia, rabbie e silenzi. Ci sono canzoni originali e intriganti cover, spoken-word e lunghi pezzi strumentali : non è un disco di facile ascolto e da riprodurre tutto d'un fiato, ma contiene una serie di perle musicale notevoli. Tra le cover vanno segnalate quella di Ezra Furman e Sharon Van Etten per "Feel So Different" di Sinead O'Connor, “You Make Me Feel ” reinterpretata in chiave elettro-gospel da Moses Sumney, Sam Smith e Lyra Pramuk, “I Would Die 4 U” di Prince riletta da Wendy & Lisa insieme a Lauren Auder, oppure la psichedelica “You Don't Know Me” di Caetano Veloso secondo Devendra Banhart, Blake Mills e Beverly Glenn-Copeland, quest'ultima presente in più di una canzone. E poi ancora creative versioni di pezzi in origine scritti da Kate Bush, Belle & Sebatian e Cocteau Twins interpretate da artisti molto diversi come Bill Callahan e Anohni. Tra le canzoni originali va segnalata “My Name” di Kara Jackson in collaborazione con Dave Longstreth e l'arpista Ahya Simone e soprattutto il ritorno di Sade Adu dopo 14 anni di silenzio. “Young Lion” è una toccante canzone solo piano e batteria spazzolato in cui la cantante porge le scuse al proprio figlio trans Isaac per non averlo sempre pienamente compreso. Una prospettiva, quella del genitore, che racconta la complessità del tema. TRAИƧA è quindi un lavoro ambizioso e un po' faticoso nell'ascolto, ma che attraverso la musica permette di connettersi in modo empatico a un tema che fa parte del nostro contemporaneo.

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