La musica italiana contemporanea di qualità esiste: 3 dischi lo dimostrano

A cosa pensate quando si parla genericamente di “musica italiana”? Probabilmente gli over 50 la assoceranno alla categoria dei cantautori che si sono susseguiti nei vari decenni, mentre gli under 25 penseranno a qualche rapper che negli ultimi anni occupa le parti alte della classifica. Ovviamente non esiste una risposta univoca, ma tutto dipende dalle diverse percezioni e generazioni. Ma anche dalla provenienza. Infatti se poniamo la stessa domanda a una nicchia piuttosto vasta di addetti ai lavori e music connoisseur fuori dall'Italia in molti faranno riferimento alle musiche da film, in particolare quelle del passato di compositori come Piero Piccioni, Piero Umiliani, Armando Trovajoli e il primo Ennio Morricone che mescolando jazz, funk, exotica e pop – ma anche rock e prog - sono riusciti con grande maestria a costruire un immaginario sonoro che oggi è ancora un punto di riferimento per molti artisti contemporanei . Per fortuna questa tradizione continua a essere portata avanti sottotraccia da musicisti di eccellenza e da alcuni loro progetti musicali che non sempre hanno la giusta visibilità. In questo caso parliamo degli ultimi tre dischi degli italianissimi Fitness Forever, Family Habits e Collettivo Immaginario. Fitness Forever - “Amore e salute” I Fitness Forever sono un supergruppo di musicisti e turnisti per lo più napoletani che esistono da 15 anni e questo “Amore e salute” uscito lo scorso venerdì è il loro quarto album. Il gruppo capitanato da Carlos Valderrama e Luigi Scialdone solo nell'ultimo periodo suonando negli ultimi dischi plasmando lo stile di Calcutta, Alan Sorrenti , Nu Genea, Colapesce e Di Martino. Questo “Amore e salute” è una sorta di concept album immaginato come un omaggio alla figura ormai scomparsa dello chansonnier, raccontando storie di personaggi immaginari o realmente vissute sulle note di un mix di vari generi: il jazz-funk, la musica brasiliana di Marcos Valle, le composizioni di colonne sonore di cui sopra, la discomusic, i jiingles di Franco Godi e Augusto Martelli, lo yacht-rock, le eleganti armonie di Donald Fagen e tanta bella musica italiana che può ricordare Pino Daniele o il Lucio Battisti che andava a incidere a Los Angeles. Il tutto condito con una sublime ironia che permette di chiedere di cantare per loro a personaggi come Peppino di Capri o Luciano Angelieri chansonnier di culto a cavallo tra gli anni 70 e '80 . Il risultato sono otto straordinarie canzoni tra cantate e strumentali per un disco che è già un piccolo culto. Family Habits - “People are mosaics” Family Habits è un progetto singolare il cui nome svela chi si cela dietro a questo gruppo, ovvero padre e figlio che incrociano i loro mondi musicali componendo e suonando musica insieme prescindendo dal gap generazionale. Ivano Borgazzi, tastierista che negli anni 90 fondò i Funky Company, il gruppo interprete della versione italiana dell'Acid Jazz, insieme al figlio Mark – che canta e scrive i testi - hanno deciso di mettere in piedi questo progetto musicale dove gli schemi jazz si abbracciano con le influenze funk, elettroniche all'interno di strutture pop. Affiancati da musicisti di assoluto valore i due Borgazzi hanno autoprodotto questo ep d'esordio in cui le radici acid jazz si incontrano con la voce e i testi ispirati di Mark. Sono canzoni eleganti ed estremamente sofisticate, cantate in inglese, dove si sentono anche influenze africane e andamenti da soundtrack. Musica di grande eleganza formale e qualità di esecuzione. Collettivo Immaginario – “Luce / Luna Gioia” Collettivo Immaginario è un trio funk-jazz composto da Tommaso Cappellato Nicolò Masetto e Alberto Lincetto . Il loro stile mette insieme beat moderni, sensazioni africane e brasiliane ed elettronica anni 70. Nei precedenti lavori, prevalentemente strumentali, si sentono forti le influenze di Herbie Hancock, Hermeto Pascoal, gli Azymuth e i compositori italiani di musica da film come Piero Piccioni, mentre nell'ultimo doppio singolo “Luce” e “Luna Gioia” uscito di recente si aprono al cantato e a sonorità più dance e mediterranee, un po' sullo stile dei Nu Genea, ma sempre con una forte qualità esecutiva che contraddistingue il loro lavoro. Il tutto sarà più chiaro nella primavera del 2025 quando uscirà il prossimo album dal titolo “Oltreoceano”. Nel frattempo in questi giorni il trio è in tour nei club italiani. La buona musica italiana che si apre anche ai mercati internazionali esiste, basta saperla cercare.

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