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Monterosso, un viaggio movimentato nel quotidiano è Altalene: il video

Musica

Il brano racconta sbalzi di umore, emozioni e relazioni fatte di alti e bassi che oscillano come il movimento di altalene e ci accompagnano nel quotidiano

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DEGLI ARTISTI

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Altalene è il secondo singolo estratto dal nostro EP Casa e racconta di sbalzi di umore, emozioni e relazioni fatte di alti e bassi che oscillano come il movimento di altalene e ci accompagnano nel quotidiano. In un settembre caldo che sembra agosto, con Altalene, ci ispiriamo, come nel precedente singolo “Stupida”, ad un altro detto famoso: “i panni sporchi si lavano in casa”: l’essere discreti, senza coinvolgere persone estranee ai fatti, porta a riflettere prima di sparare a raffica, e a rallentare quelle altalene che diventano poi culla che calmano e accompagnano con il loro movimento le nostre giornate.

Altalene sono l’aspettarsi sempre di più dal partner, forse per amore, forse per egoismo. Le pretese causate dell’individualismo di una società nevrotica che non lascia spazio al presente e così, come in un gioco di magia, le altalene distraggono dal trucco per farci focalizzare su qualcosa che non è funzionale al gioco stesso. Le altalene ti distraggono dalla bellezza del momento e bisogna conoscere il loro movimento. Parlarne in casa ne facilita la convivenza. Io, Pierpaolo, che ho curato l’intera produzione dell’EP, in altalene mi sono lasciato ispirare dal ritmo reggae, come la chitarra che introduce il brano, e che mixata ad un beat Urban ha voluto riportare in suono quel movimento delle altalene che caratterizzano la nostra sfera musicale. Il brano stesso ha contribuito ad una maggiore consapevolezza delle nostre altalene acquisendo una connotazione positiva che sfocia in un drop da ballare. Si balla per fare festa e lo facciamo cantando “sono me, sono te”: non crediamo nella differenza di generi e in cose che possono fare solo gli uomini o solo le donne. Tutti dovremmo vivere una vita libera da quelle altalene di una generazione vecchia, che tarda a lasciare il passo alla nuova molto meno patriarcale, e che ancora ci condizionano. E' solo unendo i punti che siamo arrivati alla consapevolezza che quelle altalene rappresentano alla fine entrambi e, citando il testo, “sono me, sono te”.

Insieme a Chiara, con cui non condivido solo la musica ma anche il mio privato, la musica ha bussato alle nostre porte dopo 12 anni di relazione con la pubblicazione del nostro brano d’esordio “Radici”. Il nostro amore vive tra la Sicilia e la Toscana, dove Chiara vive, ed il nostro nuovo progetto discografico, è il frutto di un anno di valigie senza armadi e di canzoni che abbattono distanze e tempo continuando a parlare di vita insieme.