Vintage Trouble, il 4 luglio a Milano: “I nostri brani nascono per far muovere il corpo"

vintage trouble: “la nostra musica nasce per far scatenare il pubblico"

Il 23 giugno i Vintage Trouble hanno pubblicato Heavy Hymnal. Ty Taylor, Nalle Colt, Rick Barrio Dill e Richard Danielson hanno sfruttato il lockdown dedicandosi alla scrittura del progetto, forse il più personale di sempre, caratterizzato da suoni blues, rock e funk.

Partiamo dall’ultimo album Heavy Hymnal, com’è nato?

È nato in un modo fantastico perché per noi è stato un processo nuovo. Eravamo abituati a ritrovarci tutti quanti in un’unica stanza per registrare i brani, ma questa volta volevamo essere maggiormente coinvolti nella creazione.

Quindi un approccio differente.

Una delle cose positive della pandemia è stata che ognuno di noi ha lavorato nel suo studio individualmente per poi inviare le proprie parti al producer che aveva il compito di tagliarle e rimandarcele così da farcele ascoltare per poterci lavorare ulteriormente. Abbiamo realizzato tutto l’album così.

Un lavoro più personale.

Assolutamente. Credo che sia possibile ascoltare maggiormente le parti individuali, è diverso da ciò che abbiamo fatto precedentemente. Molte persone lo reputano il nostro miglior lavoro.

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Come descriveresti l’album?

Spirituale, doloroso, sexy e pieno di sentimento.

Ora siete in tour.

È fantastico essere ispirati dalle persone, i nostri brani nascono per far muovere il corpo. È bello suonare le nostri canzoni e osservare il pubblico scatenarsi. La musica e la scrittura sono molto di più di un semplice ascolto, ti portano in un altro mondo.

Uno sguardo al futuro?

Nei prossimi mesi saremo ancora impegnati con il tour, torneremo negli Stati Uniti d’America per continuare la promozione dell’album.