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La Prima Estate, l’artista del giorno: ELASI. INTERVISTA

Musica

Valentina Clemente

Luca Marenda

Elasi, cantautrice, producer e dj alessandrina, a La Prima Estate ha portato sul palco una multiforme ed estrosa performance tra nu jazz, funk ed elettronica sperimentale. Artista dalle mille sfumature, Elasi si nutre di ogni tipo di musica: si identifica al meglio nei live, dimensione che le permette di esprimersi al meglio. È felice di ciò che fa e fidatevi: si vede, perché lo trasmette attraverso il suo sorriso, sul palco ma anche mentre compone o chiacchiera con noi

 

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Incontriamo Elasi domenica mattina a Santeria Belmare, per un talk in vista del suo concerto della serata. È molto felice e elettrizzata all’idea di suonare a La Prima Estate, ed è entusiasta all’idea di salire sul palco prima di Dardust, compositore e pianista che conosce molto bene e stima moltissimo. Si vede che le piace moltissimo il percorso che ha scelto di intraprendere, glielo si legge negli occhi. E questo suo essere felice la porta ad essere in continua e costante ricerca di musica nuova, la più diversa. “Io ascolto tutto, veramente. Magari entro in un ristorante, sento una canzone e la cerco subito…e poi per mesi ascolto solo quel genere. Dipende dal mood, dal periodo, certo. Ma sento anche le cose più diverse tra loro, e ognuna di esse mi dà ispirazione, anche per capire cosa fare e cosa non fare nel mio lavoro” ci racconta con occhi sognanti, che si vedono anche attraverso gli occhiali da sole.

 

Elasi e le sue diverse anime artistiche

La nostra chiacchierata prosegue nel pomeriggio, pochi minuti prima del suo live set. Elasi è leggermente tesa, ma allo stesso tempo felicissima, lo si vede sul suo volto ma soprattutto sul suo sorriso travolgente. Soprattutto quando inizia a raccontarci di come si svolge il suo set a La Prima Estate: “Essere da sola su questo palco gigantesco, con i miei strumenti e la mia consolle è stupendo. Nel mio set cerco di unire, ibridare le mie differenti anime, quella di dj producer e cantante”. Una dimensione, quella live anche all’interno di un festival, che a lei piace molto: “Un contesto che mi rappresenta, anche perché ti hai la possibilità di conoscere tanti artisti nel backstage. Certo, la data tua è speciale, ma hai anche molte responsabilità. Ogni dimensione va bene, basta suonare!”

Live e nuovi progetti

Ammette che pochi minuti prima di salire sul palco sente l’adrenalina, ma poi ogni tensione si scioglie. E quando scende dal palco è molto felice. Quest’estate sarà molto intensa, per i live ma anche per tanti nuovi progetti in arrivo: “Sto lavorando a molte cose nuove, ho anche già scritto un disco. Poco tempo fa ho partecipato a una residenza alla Casa degli Artisti a Milano e in un mese sono riuscita a scrivere dodici pezzi! Nei prossimi mesi andrò in Albania per lavorare con i suoni tradizionali, e collaborerò con un Festival che valorizza, appunto, questa tipologia di suoni. Farò anche una residenza in Occitania, ma ovviamente mi dedicherò anche all’elettronica”.

E l’idea di poter scrivere una colonna sonora per un film? “Sarebbe bellissimo, certo. Chissà. Sarebbe un sogno, ma soprattutto un tassello da aggiungere alle mie, tantissime sfumature” 

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