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I Paraplegic pubblicano i demo dei loro inizi

Musica

Manuel Santangelo

©Getty

La leggendaria band trash metal norvegese ha deciso di pubblicare gratis sul proprio Bandcamp alcune registrazioni, risalenti all’inizio degli anni Novanta. Si tratta di piccoli tesori, che in qualche modo anticipano la strada che il gruppo capitanato da Truls Kvernhusvik avrebbe poi intrapreso con successo

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Bergen è la seconda città della Norvegia ma a volte non si sente tale, quasi la sua particolare posizione l’avesse convinta di essere a momenti un’entità a parte (nonostante il passato da capitale). I tifosi della squadra di calcio locale ogni tanto srotolano lo striscione “Bærgen er ikkje Norge” (Bergen non è Norvegia) e non si sa quanto ci credano davvero. In un luogo così, che è considerato la porta dei Fiordi,  sono nate tante band ai margini del mondo ma anche delle rispettive scene. Gruppi come i Paraplegic che hanno scritto una piccola ma importante pagina del trash metal sono partiti da queste strade, da questi luoghi dove fa buio presto e viene facile pensare una musica più oscura. A ormai svariati anni dal suo scioglimento ufficiale, l’ensable scandinavo ha deciso di ricordare i suoi primi passi, pubblicando demo di quando erano solo dei ragazzi di Bergen che volevano fare casino.

Metal made in Bergen

Bergen è sempre stata una città con un legame importante con la musica. Qui è nato un secolo fa il compositore norvegese più importante della storia, Edvard Grieg e oggi la città vive del bagliore riflesso di quella scena esplosa agli inizi degli anni Duemila: suoni morbidi partivano da qui per arrivare a tutto il mondo grazie a realtà come i Kings of Convenience o i Röyksopp. Prima di loro però Bergen, come tante altre città scandinave, era stata pure un enclave per una musica ben più minacciosa e pesante. Tra i portavoce del trash metal (norvegese e non) si annoveravano nei Novanta nomi di spicco, a partire dai capofila: I Paraplegic. Questa band era nata quasi per caso nel 1989, messa in piedi dal chitarrista e cantante Truls Kvernhusvik dopo aver abbandonato gli Amputation. In quel progetto Kvernhusvik aveva incrociato la strada di Demonaz, che a sua volta avrebbe poi provato un nuovo percorso fondando gli Immortal nel 1991. Quest’ultimo gruppo ha avuto un discreto successo anche a lungo nel tempo ma è difficile dire oggi se l’eredità finale lasciata da questa realtà sia maggiore o minore di quella dei Paraplegic. La creatura messa in piedi da Truls Kvernhusvik fu una cometa che attraversò più o meno un decennio, arrivando a firmare soprattutto a inizio anni Novanta dischi che hanno segnato a loro modo la storia del proprio sottogenere.

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Scatti dal passato

Quello che però Kvernhusvik e soci non avevano mai fatto, neanche dopo lo scioglimento, era stato documentare i primi passi della loro formazione. Nessuno aveva avuto l’idea di pubblicare la musica abbozzata degli inizi, quei tesori inizialmente scartati ma in grado di fotografare cosa era effettivamente la band norvegese in quel momento. Ora i Paraplegic rimediano, rilasciando diversi demo dei primi tempi sul loro Bandcamp, e cominciano con Pudd del 1990. In questo lavoro abbozzato si vede già in nuce cosa avrebbero prodotto di lì a poco i Paraplegic, destinati a creare il meglio del loro repertorio proprio nella prima metà di quel decennio che andava a iniziare. Pudd, come le altre reliquie del passato che seguiranno, è stato registrato nei leggendari Grieghallen Studio della città natale dei nostri. Un modo per ricordarci che in fondo, nonostante il successo, puoi togliere il ragazzo da Bergen ma non Bergen dal ragazzo. Oggi come qualche decennio fa.

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