Protagonista del Viva! Festival di Locorotondo, la produttrice e cantante sarda emoziona il pubblico con un set dove la musica è accompagnata da importanti visual. L'INTERVISTA
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E' finita la Notte di Bluem. Ora sta per partire un nuovo viaggio che ha nel singolo Umma il primo vagito. La cantautrice e produttrice sarda Chiara Floris ha portato al Viva! Festival di Locorotondo il suo progetto artistico, suscitando emozioni e raccontando che attraverso la propria identità si può trovare quel varco che conduce verso la libertà.
Chiara partiamo dalla tua partecipazione al Viva: ti sei emozionata?
Certo. Ho proposto lo stesso set che gira intorno a Notte, per altro dopo l’album sono uscite solo due canzoni. Abbiamo portato anche i visual, che abbiamo ulteriormente sviluppato. Mi ha fatto piacere mostrare due minuti di intervista a Maria Carta. Sul palco eravamo in due sul palco più il visual artist che era in un’altra postazione: quindi synth, chitarra classica e voci e più il sample per la batteria. Abbiamo sviluppato così il nostro racconto.
Con Umma hai abbandonato i giorni della settimana: dove porta questo nuovo viaggio? Il contatto che ho percepito rispetto a Notte è un suono arcaico ed evocativo. Hai questa percezione?
Umma è un caso unico, dovevamo aggiungerla ed è nata per avere un momento di musica non legato a Notte, è un interludio figlio di una improvvisazione, non ho voluto parole e la proponiamo con l’improvvisata di quando è nata.
Umma significa etnia, popolo…è un viaggio nella Medina di Maometto del 600.
Non lo sapevo ma anche per me ha un senso di viaggio, è la transizione da Notte. E’ il primo brano della nuova fase di scrittura.
Con Notte hai esorcizzato un’anima che raccontava di affanni, basti dire che Lunedì partiva con tormenti d’amore. Ora va meglio?
Sicuramente, la musica di oggi parte da un posto diverso. Notte è stata costruito in modalità serale ed è concentrata in una settimana. Oggi sono umanamente più serena.
Hai creato l’opera d’arte da mettere sulla collana?
La mia amica che parla in Martedì e anche in Umma segue un consiglio della nonna. Ha aperto linea di gioielli che rappresentano fiori mai nati.
In Lunedì dicevi non so cosa voglia dire essere serena: oggi lo sai?
Noi sardi siamo strani, siamo sempre un po’ pronti al litigio, al cambio d’umore, siamo lunatici nell’isola. Però oggi mi controllo di più.
I fiori che nella canzone fioriscono da un’altra parte ora fioriscono nella tua vita?
Se dovessi applicare la frase al mio ultimo anno ti dico che è stata una fioritura anche per me. A volte non riusciamo a ottenere quello che vogliamo e magari un altro ci riesce ecco perché dicono che certi fiori fioriscono per gli altri.
Giovedì era un urlo di libertà: quella libertà oggi la hai in pugno?
E’ un po’ controsenso. Prima di Notte lavoravo per pura passione ed ero più libera nel pormi davanti a un progetto creativo. Ora ho una responsabilità diversa ma sono più libera mentalmente perché so che questa è la strada giusta e da qui arriva la libertà.
Londra continua a essere un tuo luogo del cuore?
Vivo ancora là. Nell’ultimo anno ci sono stata lontana e ho riflettuto. Per me è importante a non sentirmi costretta ad abbandonarla solo perché porta avanti un progetto italiano. Ho imparato a dividere la mia vita personale da quella lavorativa.
Il 16 settembre sarai a Bologna per la serata finale di Bologna Musica d’Autore: cosa ti senti di dire ai ragazzi che inseguono quel sogno che tu hai realizzato?
Quello che ho sempre saputo è che quando hai il senso per la musica, quando hai la sicurezza dentro, porti sul palco te stesso e quindi sei unico. In quel momento si crea il giusto varco.
In Fiamme sopra l’acqua diventavi scoglio: oggi cosa sei? E continui a non tornare indietro?
Assolutamente sì. E’ un mantra, è tossico a volte tornare indietro anche solo col pensiero. Scoglio nasce istintivamente, mi piace definire così un essere umano, corazzato e forte. E’ un mio modo di descrivere la forza.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Ho ancora alcune date definire ma soprattutto sto scrivendo l’album nuovo. Lo ho iniziato a Londra poi è proseguito in Sardegna in primavera poi ancora a Londra e ora rieccomi in Sardegna di nuovo. La struttura è chiara, forse uscirà un singolo entro l’anno. Però il 2 settembre escono i remix di Umma.