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Simone Paladini, la sua Saudade nasce dall'accettazione: il video

Musica

Un brano pop che dà continuità al percorso artistico da solista che il cantautore romano ha intrapreso dopo l'esperienza, tra rap e hip-rock, con il duo Influenze Negative. Il video è introdotto da un testo dell'artista

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Saudade è una parola di origine portoghese, che non si può tradurre in modo semplice. Saudade è una nota nostalgica, la sensazione che manchi qualcosa. Quest’emozione negli ultimi anni soprattutto a causa della pandemia, in me come in molti altri, si è “accomodata”, trovando uno spazio tutto suo. Attraverso un percorso di crescita personale ho capito che quest’emozione per me non è affatto negativa, anzi, mi rende più consapevole della vita in tutte le sue sfumature. Ho deciso quindi di usare questa parola, mentre cercavo un termine che racchiudesse una serie di

emozioni, pensieri e sensazioni che spesso provo, Saudade è quella parola che mi aiuta a ritrovare me stesso, rappresenta chi sono.
 

Quando sento questa necessità, di ritrovare me stesso, per ricordarmi chi ero, mi fermo ad ascoltare queste sensazioni, quelle piacevoli e quelle non, che prima tendevo a schivare per paura di stare male. È già abbastanza difficile la strada che ognuno di noi si ritrova ad “affrontare”, ma alla fine non contenti, pur di non metterci faccia a faccia con noi stessi rimandiamo, rendendo difficili anche ciò che non dovrebbe esserlo. Per me accettare questa sensazione sta nell’accettare ciò che sono diventato, significa tornare a sognare, ed ho realizzato che ho bisogno di questa nostalgia per farlo. Ho bisogno di questa Saudade. E come io, ognuno di noi dovrebbe riflettere su questa consapevolezza di come, in questo momento storico, abbiamo tutti bisogno di una propria saudade, della ricerca di una nostalgia per tornare a sognare.
 

Il video, per la regia di Matteo Montagna, invece inizia con me che osservo il mondo e ciò che accade da dietro una parete di carta, dando una sensazione quasi claustrofobica. Dietro quella parete c’è la mia comfort-zone, dalla quale esco, con timore ma incuriosito da quello che mi aspetta. La parete rappresenta quella paura di ignoto che spesso mi ha bloccato nel mio agio, senza mai sbilanciarmi, fino al punto che preso dal coraggio, smetto di utilizzare la parete come scudo e finisco per stracciarla e lanciarla ormai consapevole di chi sono. Il resto del video ha dei primi piani, di persone sulle quali si possono cogliere i dettagli della vita che hanno passato, incisi sui volti e limpidi negli occhi. Saudade per me significa accettare.