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Paolo Vallesi torna con gli album Io e Noi per celebrare i 30 anni di carriera

Musica

Fabrizio Basso

Io e Noi è il titolo dell’articolato progetto con cui l'artista festeggia un percorso artistico iniziato nel 1991 con un primo posto al Festival di Sanremo con Le Persone Inutili. L'INTERVISTA

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Lo ha definito il progetto più complesso mai realizzato in trent'anni di carriera. Paolo Vallesi pubblica due nuovi album, Io con brani inediti e Noi, con i suoi successi interpretati con alcuni amici grandi artisti; entrambi su etichetta Clodio Music/distribuzione Believe. I due album saranno disponibili anche insieme nella versione digipack IoNoi (etichetta Clodio Music/distribuzione Self). Noi contiene, appunto, i successi di Paolo Vallesi riarrangiati per l’occasione e interpretati in duetto con alcuni dei più grandi artisti italiani: Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Gigi D’Alessio, Danti, Dolcenera, Amara, I Legno e Leonardo Pieraccioni che interpreta invece l'inedito Le Fugghe annerite delle Mattonelle.

Paolo quando è nato il progetto Io?
Nasce due anni fa, come progetto unico, per realizzare due album separati e distinti, una follia nell’epoca dei singoli. Però hanno una logica comune seppur con produzioni e suoni diversi. Io è un viaggio da ascoltare in sequenza, Noi è una collezione di featuring e dunque è più vario.
Il primo brano, Bentornato, ha un qualcosa di melanconico per poi volgere al futuro: dove hai trovato il coraggio?
Da questa canzone nasce il progetto. Persone che mi avevano un po’ perso, che non mi seguono sui social, hanno detto vedendoi ospite in tv: esiste ancora! Nei mesi seguenti mi dicevano tutti bentornato, mi faceva sorridere poiché non ero andato da nessuna parte. Però dimostrava che era un piacere ritrovarmi.
Canzone d’amore mescola dolcezza e sensualità: è difficile oggi cantare l’amore?
E' stata una canzone facile da scrivere, descrive una cosa ben precisa. Sfioro la persona a partire dal collo per arrivare dove devo arrivare…e la mattina al risveglio c’è la canzone. E' una dichiarazione d’amore a una persona che dorme.
E faccio del mio meglio per andare sempre più lontano: quale è il significato profondo della parola lontano?
La base è allegra ma è un ricordo di mio padre che non c’è più. Faccio del mio meglio per vivere, da solo. Zoppico ma vado avanti.
E’ davvero possibile fregare in anticipo il destino?
Me la ha suggerita Leonardo Pieraccioni la frase. C’è un interregno tra una storia e l’altra, fai qualcosa di inaspettato e sparigli le carte. Finito un amore ci diciamo che per un periodo vogliamo stare da soli e dopo tre ore sei di nuovo innamorato.
Quando è l’ultima volta che la vita ti ha stupito col suo coraggio immenso?
Nel periodo più tetro del covid, quando non sapevi dove ti avrebbe portato, la voglia di fare musica dal balcone è stata emozionante. Era un gesto di fratellanza, il coraggio immenso dal fatto che crediamo di essere codardi ma ogni giorno facciamo cose meravigliose.
Dove nasce la nostalgia di Estate 2016?
La ho scritta proprio nel 2016 e pubblicata come singolo ma con altro suono. La ho rivestita ma è rimasto il titolo. Ripercorrevo tutte le mie estati nel litorale toscano. Quella da bambino, quella dell’82 con la vittoria ai mondiali...ogni estate ci lascerà bei ricordi e belle emozioni. E ogni settembre facciamo il bilancio.
Se ti guardi indietro sono tanti o pochi gli anni spesi male?
Tantissimi. Tempo buttato via ce ne è stato, o per mia scelta o per necessità. Fa parte della vita.
Cosa è successo il 18 di maggio che citi in Ritrovarsi?
E' la mia data di nascita. Chi ero io prima che nascessi? Ma non c’è risposta.
Giovane per sempre sembra una preghiera laica: ma a restare giovani per sempre non si rischia di essere un eterno Peter Pan che non si assume responsabilità nella vita?
La ho scritta con un ricercatore dell’università di Bologna. Mi ha inviato un wetransfert con 15 canzoni, questa aveva un altro titolo ma conteneva l'attitudine al rimanere giovane. Da giovane sembra che tutto sorrida e in questo bisogna restare giovani per sempre. Ho curato questo progetto con l’entusiasmo del primo disco nonostante i miei trent'anni di carriera.
Come hai scelto i brani di Noi? Hai scelto tu il brano da condividere o è stato frutto di un confronto?
Con Gianni Morandi era concordato da tempo. Il testo de La Forza della Vita lo ha visto come la storia della sua vita. Enrico Ruggeri ha avuto passione per Le Persone Inutili, è un po’ il suo portiere di notte e poi c’era la parola disallegria che ora è nei vocabolari. A Gigi D’Alessio ho proposto due canzoni e ha scelto Non Andare Via che ha un incedere partenopeo.
I due più spiazzanti sono quelli con Danti e I Legno: come sono nati?
E’ un disco trasversale, si va dal pseudoclassico al pop fino all’indie con I Legno e il rap con Danti. Ogni canzone la ho avvicinata al mondo dell’artista, ognuno doveva sentirsi a casa sua.
Cosa puoi anticiparmi del docu-film?
Racconterà non solo la genesi del disco, ma il live del Teatro Romano di Fiesole e i video con i feat. Ora è il momento della promozione e poi arriveranno i primi concerti. Uscirà a settembre perché possa narrare il prima e dopo. La gente non sa il lavoro che c’è dietro a un brano, molti pensano che vai in studio canti il pezzo ed è fatta. Si stupiscono quando spiego che servono due settimana per un brano. Voglio descrivere tutto questo.
Possiamo dire che hai rispolverato le ali?
Mi piacerebbe. Sono sempre piccole ma pulite.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Il 27 aprile sarò sul palco del Blue Note, poi il 5 maggio a Roma e il 24 a Firenze. Sono le prime date, ora si sta compomendo il calendario estivo.