Un bacio lungo quattro minuti che racconta un amore lungo una vita, un amore lungo 51 anni di matrimonio. Il video è introdotto da un testo esclusivo dell'artista
Una Cosa Sola è collegata al mio nuovo romanzo dal titolo Rosa stacca la spina (Edizioni Effedì), che sarà in libreria dal 2 febbraio 2022. Si tratta della canzone che viene dedicata alla protagonista del libro, Rosa. Per la realizzazione del video, abbiamo pensato a lungo a quale concept potesse sintetizzare con semplicità ed efficacia il significato di essere una cosa sola: come esprimere un sentimento così intenso e radicato, tale da portare 2 esseri umani a fondersi addirittura in una sola entità? Da chi poteva essere rappresentato? Quando ho conosciuto loro, non ho avuto nessuna esitazione: Bertilorenzi Guglielmo e Del Sarto Oriana sono divenuti di diritto i protagonisti del videoclip. È una coppia che sta insieme da mezzo secolo e che si è messa in gioco per dimostrare che l’amore non ha età, né scadenza e che il sentimento può durare nel tempo, nonostante tutte le difficoltà. E siccome tra pochissimo, ossia il 26 dicembre, sono 51 anni di matrimonio...ne approfitto e faccio loro pubblicamente i miei più affettuosi auguri!
Il video si sviluppa in un piano sequenza (ripresa unica, senza tagli e montaggio) dove Guglielmo e Oriana si baciano ininterrottamente per più di quattro minuti suscitando passione e tenerezza, che sono evidentemente gli ingredienti capaci di preservare l’amore, in quella che non si traduce in una frase fatta e retorica, ma che in questo caso diviene la realizzazione della profezia del per sempre. Uniti, inseparabili, dilatano il tempo, prolungando all’infinito il bene che provano l’uno per l’altra, senza mai prendere fiato. Realizzazione video per mano di Antonio Rafanelli (con la collaborazione di Antonio Campoli), che ha eseguito una complessa ripresa aerea, capace di trasmettere anche attraverso lo schermo l’emozione che suscita il bacio infinito dei due amanti. Una cosa sola è la realizzazione della storia d’amore che tutti sogniamo, è una magia che si avvera, ma che corre costantemente in bilico tra la vita e la morte, sul filo sottile di un esito imprevedibile. Come nel romanzo, la spina di Rosa potrebbe staccarsi, ma nell'ambivalenza della sua omonimia scioglie il confine tra eutanasia e metafora esistenziale, divenendo il simbolo della catarsi dei personaggi, rinascita che sublima il senso stesso dell’esistenza umana ridisegnando il perimetro di demarcazione tra i concetti mortale e immortale. Tra ironia e pianti, tra commozione e goliardia, riemergono i ricordi della coppia e vengono esplorate tutte le fasi dello stare insieme: dal disincanto del corteggiamento alle problematiche della convivenza, dall’intensità viscerale del sesso alla gelosia logorante, dal progettare di costruire una famiglia allo struggente dolore della separazione.