Il singolo, introdotto da un testo originale del duo, anticipa l'Ep, di imminente uscita, che si intitola Fuori Tutto e ha come tema la ribellione
“Salutami i tuoi”, così si intitola il nostro primo singolo, scritto tra le mura di un piccolo box dalle parti di Seregno. Rappresenta molto per noi, è il brano zero che decreta l'inizio della nostra storia. Dopo un anno molto intenso di concerti acustici e non che hanno visto esibirci anche con diverse cover, la pandemia mondiale è arrivata come un gigantesco treno in faccia, che ci ha costretto a rimanere lontani dai palchi e a ributtarci in sala prove. Come non scrivere quindi qualcosa di nuovo? Formazione a due, ritmica e armonia, pochi fronzoli e zero ritocchi, questa è la nostra filosofia, come quella del singolo “Salutami i Tuoi”, che sarà apripista dell’EP in uscita a
gennaio “Fuori Tutto”.
“Salutami i Tuoi” parla d'amore, in una veste ironica e non corrisposta. É il nostro modo per dire “amor che viene, amor che va”, espresso in maniera più risentita che poetica...d’altronde la vita è imprevedibile e l’Amore ancora di più… O forse no? Il brano parla di quelle persone che amano farsi corteggiare, di quelle persone dotate di tanto sex appeal ma di pochissima capacità oratoria, che è meglio quindi far parlare poco. Di quelle persone vanitose ed egocentriche, che fanno il giro largo e poi il girotondo, che pensano di poter ottenere tutto ciò che vogliono, anche a costo di mettere i piedi in testa agli altri. Eppure c'è qualcuno che la testa la tiene alta e ben salda, che sta al gioco, che fa credere di farsi abbindolare da questi personaggi, ma che a un certo punto fa vedere di che pasta è fatto, e il gioco è finito. Bye bye a tutto questo.
In “Salutami i tuoi” la nostra ribellione è quasi risentita: cupido malandrino scocca le sue frecce ed è subito l’amore che la A maiuscola, quello che sposta le montagne...Peccato però che non tutti siano pronti a ricevere e dare amore e spesso la prepotenza e la stupidità prendono il sopravvento, rovinando tutto. E allora non rimane che lasciar perdere. Il sound è grezzo, crudo, chitarra e batteria sono fuse in un intreccio blues e stoner, e grunge. Educazione punk e poche storie. Il singolo è in crescendo: le chitarre sono esasperate, in sinergia con una granitica batteria che però da spazio a momenti più aperti e sognanti, laddove l'armonia è presentata da un arpeggio più morbido, per poi tornare alla nostra volumata con chili di fuzz e cassa dritta. La voce è arrogante, arrabbiata e raggiunge il suo culmine nei chorus, seguendo passo passo le dinamiche di chitarra e batteria.
Il nostro “Fuori Tutto”, l'EP in uscita, è incentrato su questo “ribellarsi”, del non farsi andare bene tutto ciò che ci vien detto, insegnato, inculcato, dell'essere lucidi su ciò che ci succede intorno. É impulso alla ribellione in un momento storico in cui il mondo sembra impazzire. Viviamo nell'epoca del controllo e della manipolazione e dobbiamo svegliarci, anche se la tentazione potrebbe essere talvolta quella di partire e sparire così dalla circolazione, dal caos, dai rumori di una società in frenesia, dai posti di blocco dietro a ogni angolo. E quindi teniamo la testa alta, a volte tanto alta da perdersi in pensieri sognanti, alta non in termini di arroganza né tanto di sfida, bensì di solidità e sicurezza. Testa alta per dire ad alta voce: “il lavaggio del cervello a me no, grazie”. Salutami i tuoi è stato registrato, mixato e masterizzato presso Edac Studio da Davide Lasala e Andrea Fognini.