L'artista salentina è stata la prima ad allestire un capillare tour di instore. Li accoglie su una panchina a uno a uno mentre gli altri, e sono a centinaia, la guardano e cantano le sue canzoni. Il racconto di un pomeriggio con lei
Non bastano solo le giuste condizioni perché tutto accada, serve anche il cuore. E serve un grande cuore. Quello di Alessandra Amoroso lo è e infatti con lei Tutto Accade. L’artista salentina è la prima, da quando la musica è tornata a respirare, ad avere costruito un instore tour capillare, ricco, bello. Mancano ancora tre appuntamenti alla chiusura di questo viaggio per l’Italia: oggi, 18 novembre, Alessandra sarà a Bergamo e poi volerà in Sicilia: il 22 novembre a Catania e il 23 a Palermo.
Piove a Reggio Emilia ma è acqua che non bagna gli amici di Alessandra accorsi alla multisala de I Petali per incontrarla. Per prendere posto, anche solo per un minuto, su quella panchina che lei si è inventata per un sorriso in sicurezza. Che poi, come lei stessa mi ha detto, “è più una protezione per loro che per me”. Ed è vero perché fosse per lei abbraccerebbe tutti. Ma non è possibile. E allora a dividerli una sottile barriera di plexiglass, per altro mobile, in base a quanti prendono posto sulla panchina. Che ha una fascinazione eduardiana perché Eduardo De Filippo disse che due persone su una panchina sono già una sceneggiatura. E io ne ho viste di storie nel tempo che sono stato al cinema, insieme a oltre 500 persone che sono state fatte entrare in due volte perché la sala si è riempita in un amen. L’apparizione di Alessandra è sulle note di Tutte le Volte, cantata ovviamente in coro cui si attacca un festoso e festante AleAleAle: lei ascolta questo coro splendido e poi aggiunge “hanno preso l’acqua per ore, per questo li amo”.
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L’incontro ravvicinato, la firma del cd e la foto (eseguita da un fotografo ufficiale per evitare il rischio selfie), inizia dalle ultime file. Quelli che, cellulare in pugno, assiepano le prime non fiatano. Pur essendo arrivati in anticipo per conquistarsi una vista privilegiata non dicono nulla. Perché, in termini concreti, arrivare per ultimi al suo fianco significa più a lungo poterla osservare, fotografare, filmare, cantare per lei, quasi una prova ufficiale di Tutto Accade a San Siro, il 200esimo concerto della carriera dell’artista, fissato per il 13 luglio. Quel giorno Alessandra, per la prima volta, si esibirà sul palco più prestigioso della musica pop e rock italiana e internazionale, quello di San Siro. E per qualche decina di migliaia di persone sarà l'occasione per aprire quel sorriso grande che più volte hanno intonato durante gli instore. La panchina ha alle sue spalle la cover dell’album Tutto Accade e sopra il titolo scritto con caratteri luminosi che crea un allegro effetto drive in. Alessandra ha una chiacchiera per tutti, un sorriso, una lacrima, uno sguardo stupito. Ci sono mamme sole e mamme con i figli, coppie di fidanzati, adulti che sono lì per se stessi anche se talvolta usano la scusa che il figlio non poteva esserci e c’è anche chi si presenta con la mascherina degli Ac/Dc. Quello che si percepisce è che Alessandra e la sua musica sono compagnia. Quasi ognuno ha un ricordo per lei e di lei, c’è chi ha una frase tatuata, qualcuno vuole una foto diversa tipo mano contro mano sul plexiglass o anche con le dita che vanno a formare un cuore. Tanti i doni, tra gli altri una riproduzione a calamita della cover dell’album e una cartellina con dei disegni. Un bambino le chiede un autografo sul braccio. Alessandra dona a tutti una vita a colori.