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Luframilia canta Migliaia di frammenti di luce: il video

Musica

Il brano è un viaggio che rappresenta le sfumature tra due estremi, nel mezzo di un dualismo di emozioni e cromature, tra buio e luce, realtà esterna e mondo interiore, paura e coraggio. L'artista ce lo racconta con un testo originale

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Luframilia: mi sento di dire che è una delle più intense e autentiche parti di me. Mi chiamo Davide Bolignano, classe 1991, sono nato e cresciuto a Reggio Calabria, un luogo tra il mare, la montagna e la città, un posto dove sentirti bene se ne hai le condizioni, ma dove a volte ti senti appena fuori dal mondo stesso. Questo progetto è nato per "liberare" le mie canzoni attraverso un nuovo canale artistico coerente all'atmosfera che sentivo di esprimere. Dall'adolescenza ho preso parte, dietro una chitarra, a varie formazioni musicali, in alcune delle quali continuo a suonare ancora oggi, ma a un certo punto mi sono ritrovato, come in tutte le più banali ma belle storie che si rispettino, a scrivere delle canzoni, di notte nella mia cameretta, che sentivo più "mie" rispetto a tutto quello che avessi fatto e condiviso sino a quel momento. Queste canzoni sono cresciute insieme a me, finché anche il mio stesso bisogno di farle "esistere" per davvero è diventato più forte, ed è allora che ho coinvolto professionisti e amici del settore, tra cui sicuramente l'aiuto fondamentale è stato quello di Alessio LeX Mauro, bravissimo sound engineer di Reggio Calabria, che sin da subito si è adoperato insieme a me per dare un "corpo" a quelle bozze e scheletri di canzone che allora avevo in mano.
 

Alla fine ne è uscito un album che si intitola Migliaia di Frammenti di Luce, contenente quattordici tracce, caratterizzate da un sound per così dire molto "americano": momenti aperti, distorti ed epici che si inseguono con incipit e finali più intimi e acustici; un contrastante tappeto musicale sul quale poggiano cantati in italiano, personali e concettuali, in un viaggio che rappresenta le sfumature tra due estremi, nel mezzo di un dualismo di emozioni e cromature, tra buio e luce, realtà esterna e mondo interiore, paura e coraggio. Il disco è uscito il 20 novembre 2020, in tutti i digital store e su supporto fisico, grazie anche alla collaborazione dell’etichetta indipendente torinese The Boring Label, anticipato da quattro singoli, ognuno accompagnato da videoclip ufficiale e visualiser, con il bellissimo supporto grafico dell'artista Perla Giraudo. L'idea di realizzare un video musicale per la title track del disco è nata nel momento in cui ho condiviso quest'intenzione con il mio amico d'infanzia Filippo Toscano, graphic designer e "creativo" di Reggio Calabria, che a sua volta ha coinvolto nella co-regia, riprese e produzione due suoi ex colleghi di Accademia e videomaker, Tommaso Daffinà e Martina Casetti. Il video è stato girato in buona parte con la tecnica della "body projection", in cui le immagini vengono proiettate direttamente sul corpo dei protagonisti, e interpretato dai due performer Demetrio De Stefano e Martina Fortugno, ballerina che fa parte dell'accademia Revolution Ballet Studio ASD. Ho sempre sentito Migliaia di Frammenti di Luce come il brano che potesse rappresentare il piccolo e potente cuore pulsante dell'intero processo creativo del disco, e volevo dar vita a qualcosa in più, che andasse a sostenere e approfondire l'atmosfera del pezzo verso ulteriori chiavi di lettura.
 

Commento del regista del video:

"Il video di Migliaia di Frammenti di Luce è una chiara citazione dello stesso autore: ancora una volta, il mondo di Luframilia si costruisce su ossimori visivi e sonori in cui l’onirico si fonde con la quotidianità e il buio si illumina del riflesso di una realtà parallela. Ma non si tratta solo di un inno alla resilienza e alla speranza di redenzione della società contemporanea: “l’eremita postmoderno” (per citare il titolo di un altro brano dell’artista, quasi un suo alter ego) non è più “solo” e si libera delle maschere dell’io che gli impedivano di contemplare le migliaia di frammenti di luce dentro di sé, con la consapevolezza che esiste una lotta condivisa persino nella solitudine collettiva del nostro tempo.”