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Mèsa ci porta nella notte per raccontare quanto è Romantica

Musica

Fabrizio Basso

L’album, già anticipato dal singolo omonimo, da Animale e da Stomaco è stato arrangiato e prodotto da Federica Messa, Giuseppe Bartolini e Andrea Suriani. L'INTERVISTA

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La notte si colora di parole e suoni, la notte diventa una signora...Romantica. L'album di Mèsa ha un’anima notturna poiché è nato soprattutto durante le ore buie e dunque ne (r)accoglie le atmosfere oniriche e dark; ma non smarrisce la sua filosofia pop che emerge dalla grande attenzione alla melodia e ai testi. Ecco perché è un album romantico in entrambe le accezioni: quella letteraria per l’attitudine e quella sentimentale per il contenuto. Le otto tracce che lo compongono sono tutte canzoni d’amore che descrivono le diverse fasi di una storia d’amore. Ognuna è una medaglia con due facce: c’è sia l’emozione che la delusione, sia la capacità di sognare e di rischiare tutto che il dolore del rifiuto. La coesistenza di questi opposti rende le canzoni di Romantica delle ballad da...ballare con testi intimi e riflessivi e al tempo stesso ritmiche serrate e ritornelli orecchiabili.

Federica partiamo dalla storia del progetto.
Lo scrivo tra il 2018 e il 2019 e dunque la scrittura non è influenzata dalla pandemia ma doveva uscire molto prima, già a fine 2019; poi la data è slittata a febbraio 2020, poi continuiamo ad aspettare e intanto sono passati quasi due anni durante i quali mi sono convinta ancora di più che la direzione fosse giusta. Ho avuto il tempo per riflettere e maturare la certezza che stavo facendo la cosa giusta.
Definisci Romantica una storia a metà: dunque perché la hai scelta come titolo e se è vero che quello che rimane è destinato a essere solo una canzone, tu almeno una spiegazione te la sei data?

Per come sono io e per la tempesta interiore da cui viene rappresenta una emotivà dirompente. Penso che sia rimasta a metà per paura. Se la storia andava diversamente non scrivevo il disco.
Una curiosità: perché hai scelto di non esserci nel video?
Capisco l’importanza dell’immagine, io vi ricorro a modo mio rispecchiando quello che sono ma non amo mostrarmi o essere protagonista. Il video di Animale era per Sanremo Giovani, dunque abbiamo fatto un lavoro più studiato. In Stomaco cammino per il Pigneto, quartiere di Roma, e mi vedete per quello che sono durante una normale passeggiata. Questo lo ho scritto tutto io e volevo affidare a due altre persone quello che ho vissuto nella vita vera.
Un posto è un'ode al ricordo inteso come luogo: tu hai una tua geografia sentimentale ricca o propendi a cancellare? Inoltre torni nei luoghi che hanno rappresentato qualcosa nella tua vita o tendi a evitarli? Anche in Greco Antico dominano i ricordi. Un tuo topos?
Ci capito nei luoghi, spesso sono posti della mia città dove ci sta vita e dunque è naturale andarci. E’ piacevole tornare dove sono successe cose belle anche se finite. C’è melaconia ma può essere positiva.
In questo periodo ci sono le farfalle nel tuo stomaco oppure gira a vuoto?
Le farfalle ci sono sempre: indipendentemente dal motivo deve sempre essere in subbuglio. E poi l'uscita del disco mi crea svolazzamenti di farfalle che non puoi capire!
Torniamo a Greco Antico: questi mesi ci hanno insegnato a goderci di più le piccole cose, tu le conservi o le butti via?
E’ ancora passato poco tempo per capirlo, ce ne accorgeremo fra un po’ di anni. Personalmente mi ha lasciato un po’ più di ansia sociale.
Luccica è una bella canzone d’amore: quando è difficile raccontare i sentimenti nell’era dell’amore social?
In queste canzone parlo di un amore distante intervallato da canzoni; da lontani c’è anche tanto whatsapp. Tanta virtualità è difficile da gestire, genera aspettative smisurate sull’incontro. Ai tempi del liceo c’erano msn e Facebook ma non era così, la gestione di una storia era con meno menate.
Riesci ad anestetizzare la ragione e a tirare fuori la tua parte “animale” oppure sei una romantica frenata?
Un po’ e un po’. Peno tanto ma so essere libera.
Irene sono due mondi che si sfiorano ma non si incontrano: cosa vuol dire oggi…vivere?
Canto pensavo di morire e guarda come respiro...che è il vivere appieno. Poi c’è il sorriso che è meglio del respiro ma resta la chiusura, fa leva sulla rabbia.
Cosa separano quegli 800 km? Mi racconti una pazzia che hai fatto per amore?
Due persone. Ho preso un’aereo e sono andata a Barcellona e mi sono presentata non annunciata. C’è questa follia quando dico se non ti avessi incontrato sarebbe stato meglio ma di me saprei la metà. E' una romanticata d’altri tempi.
In alcuni testi ho avuto la sensazione che ti sia tolta qualche sassolino dalla scarpa…
Eccome. Ho la lingua abbastanza lunga. Dico col canto quello che non dico a voce, è una libertà più grande.
Ora che accadrà?
Il 2 ottobre sarò al Mei di Faenza e poi ho qualche altra data. L'ultima volta che sono salita su un palco è stato a settembre 2019. A novembre ci sono altre date, se sarà possibile farle…siamo pronti.