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Le Falene di Michele Bravi e Sophie and The Giants illuminano l'Arena di Verona

Musica

Fabrizio Basso

Una coppia speciale ha avvolto di magia la notte in Arena degli RTL 102.5 Power Hits Estate 2021. Un incontro professionale è diventato amicizia e ora si guarda al futuro. L'INTERVISTA

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Tra piazza Bra e piazza delle Erbe si nasconde un angolo di Verona che fa respirare storia e poesia. Non è molto distante il balcone di Giulietta e Romeo ma il senso drammatico scespiriano lì non arriva. Si chiama Lords of Verona Luxury Apartaments ed è lì che ho incontrato Michele Bravi e Sophie and The Giants, all'anagrafe Sophie Scott, giovane artista di Sheffield che di quella terra di acciaio ha ereditato la fierezza, il sorriso disarmante e una voce che fa vibrare i pensieri.

Michele le Falene continuano a illuminare il tuo percorso?
Sono realtà. La canzone nasce a casa con Federica Abbate in una sera di quasi estate quando le falene le vedi in giardino. Mi ha raccontato che sono attratte dalle luci perché usano la luce delle stelle per orientarsi nel buio. Non rincorrono la luce bensì la usano per vivere nel buio: tutto questo lo trovo evocativo, usare la luce per vivere nel buio.
Che emozione trasmette ritrovare il pubblico? Sia nelle tue date estive che qui in Arena?
Seimila persone sono difficili da incontrare tutte insieme di questi tempi. E' come una scena da film, rivedere il pubblico è bello, gli eventi della vita hanno cambiato la forma, questo è vero, ma c’è più voglia da parte degli artisti di andare ai concerti come pubblico e godersi gli spettacoli. Lo stesso vale per il pubblico. Poi io ho un debole per l’Arena, ogni volta che ho la possibilità di cantare qui una canzone è un po' di sogno che si realizza.
Credi che le disposizioni in essere siano la giusta strada per far ripartire la musica?
Discorsi sul futuro è impossibile farne, certo si può sempre fare di più ma quel che conta è procedere in sicurezza e fare vivere musica dal vivo. Ti confesso che alzare il telefono e richiamare la mia squadra per tornare a lavorare è stato emozionante, un grande traguardo.
In Falene c’è il soffio della Colombia…ora c’è qualche altro vento che ti accarezza?
Rimane dominante perché fa parte del mio percorso umano. Non la ho mai visitata ma la sua cultura mi ha accolto. E’ una terra accogliente, rituale, insegna a maneggiare il dolore e sviluppa il senso di comunità.
A luglio mi hai detto che sei o pigro o frenetico: oggi in che stato vivi?
Dipende dai giorni. Se trovo la scintilla mi accendo. Altrimenti raccolgo idee in pigrizia. Oppure me la racconto!
Come stai progettando il tour invernale, quello più energico. So che pensi a un concept con una sua drammaticità.
E' una formula già sperimentata con la mia resident band al Teatro San Babila di Milano. Oscilla tra prosa e musica, il teatro canzone è una nostra grande eredità. Ora col tour estivo acustico ho recuperato, diciamo che l'estate ha avuto un approccio più politico.
La musica che è ancora nel tuo cassetto sta disegnando un’altra geografia: cosa puoi dirmi?
I pezzi esistono e sono andato avanti. Non sai mai se le cose nuove sono il seguito di un disco che già c’è o rappresentano un nuovo percorso. Falene era legato alla geografia del buio, ora vediamo che accadrà.
C’è un tormentone estivo che ti ha conquistato?
Sono fan di Giusy Ferreri, per me con lei inizia l’estate e inizia da genniao con Federica Abbate che scrive i testi e me li fa ascoltare.

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Sophie, Michele dice che tra le tante stanze della Geografia del Buio tu occupi quella degli ospiti.
Ne sono molto contenta, quando abbiamo capito che ci ascoltavamo a vicenda senza conoscerci siamo rimasti affascinati reciprocamente.
Cosa ti ha convinto a collaborare con Michele?
Mi ha contattata a maggio: ho sentito Falene e mi è piaciuta subito. Ci ho cantato sopra in inglese, poi in italiano. E' stato un processo produttivo rapido, ho scritto e Michele detto di sì!
E’ la seconda volta in Arena e stavolta c'è il pubblico: che emozioni trasmette?
Sono molto eccitata. E' stato bello anche nel 2020 ma con un po' di tristezza considerato che era deserta. Stavolta abbiamo visto la reazione del pubblico, abbiamo percepito le sue emozioni.
Cosa accadrà nei prossimi mesi?
Molte cose, sto scrivendo. Avrò mio tour in Europa con una data italana. E con Michele stiamo pensando di scrivere insieme altre cose.

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