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Marta Festa racconta una Estate Italiana che sa di nostalgia e amarena

Musica

Fabrizio Basso

Il sound del singolo estivo della giovane cantautrice si rifà alle atmosfere anni ‘60 e scorre su una melodia spensierata ed estiva, un cha cha cha dal gusto retrò, ma moderno al tempo stesso. L'INTERVISTA

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Nell'invasione di reggaeton che accompagna le nostre estati da qualche anno a questa parte, finalmente è arrivato un soffio di aria fresca. Lo ha portato Marta Festa col suo singolo Estate Italiana, un alchemico mix di nostalgia e modernità, futuro e modernariato. La giovane artista che ha lasciato Milano per Napoli, in un coraggioso esodo centrifugo, si candida come sorpresa di questa estate che di green rischia di avere solamente il pass.

Quando e come è nato questo singolo?
Nasce casualmente in studio mentre stavo facendo lezione, da un po’ pensavo a un brano estivo nel mood di Edoardo Vianello e i Righeira ma con suoni più felici. L'ho scritto lavorando a un’altra canzone e dunque è nato spontaneo.
Per raccontare la tua estate in Riviera, viste anche le immagini seppiate, a chi hai chiesto consulenza?
Ho fatto tutto io, è il mio immaginario e la mia estitca. Facendo comunque ricerca.
Nel video compaiono Matia Bazar, Edoardo Bennato e Nun Chiagnere di Peppino di Capri: scelta casuale o ragionata?
Sono tutti 45 giri che ho acquistato io, rappresentano la mia passione, e li ho usati in modo casuale. Però ti confesso che Cavallo Bianco dei Matia Bazar è il mio preferito.
Inoltre si legge su una copertina di magazine la parola uomini: come ti aspetti l’uomo di questa estate?
Mi aspetto sempre una eleganza di altri tempi, non la bellezza ma una eleganza di modi e persone. È più una cosa estiva.
Estate farà sempre rima con Righeira?
Alla fine qualsiasi anno quelle canzoni tornerà, dei Righeira mi piace il suono e che non sono testi elaborati ma rimangono. Fanno venire voglia di mare.
Il gelato all’amarena è il tuo preferito?
No ma ricorda quell’atmosfera.
Hai imparato  giocare  con i racchettoni?
Ho sempre giocato, poi è più per divertirisi che per vincere. Non è uno sport olimpico, si sbaglia anche e poi si è in spiaggia.
Fare le riprese sul terrazzo della Warner è più emozionate di Hollywood?
Vedere Milano dall’alto è sempre suggestivo, è una città in movimento.
La tua generazione ha il mito degli anni Sessanta?
È tutto così veloce che ci si scorda in fretta, prima i ricordi di una estate erano più duratura, sai nel passato c’è appartenenza.
Oggi è più facile coltivare gli amori estivi attraverso tablet e social?
È più facile perché si rimane più connessi ma si perde la poesia della lettera, che batteva anche la telefonata perché restava di più e poi la rileggevi chissà quante volte negli anni.
Che succede oggi nella stanza 207?
È una stanza che si è aperta e purtroppo si è chiusa. È stato il primo grande amore, è una canzone dedicata in toto a un’altra persona, quello che dico nei singoli versi è successo realmente. Spero che un giorno si possa riaprire.
La sensualità della donna in questa estate sarà eccentrica o sobria?
Io credo che abbia più voglia di mostrarsi e curarsi perché arriviamo da una fase di chiusura. Sono per un abito un po’ più aderente, anche senza fantasie.
Che accadrà nella tua estate?
Non lo so ancora, ho dei singoli già pronti per l’autunno.

Vacanze?
A fine agosto sicuramente. A me piace la campagna per cui punto a un po' di giorni in campagna in Campania.