Il singolo nasce come rielaborazione musicale in inglese del famoso tango argentino di Carlos Gardel "Por una cabeza". L'INTERVISTA
Come sarà quest'angelo? Bellissimo di certo, ma sarà del bene o del male? Tentatore o sulla via del pentimento? Un altro dato sicuro è che ha una anima tanghéra, subito colta da Arianna che lo ha eletto a protagonista della sua estate. E della nostra. L’idea di utilizzare una parte di questo brano iconico per farne una versione pop è stata proposta dalla stessa Arianna, co-produttrice e co-autrice della nuova release, dopo aver guardato la scena del film Scent of a Woman (remake del mitico Profumo di Donna con Laura Antonelli e Momo) in cui Al Pacino balla un tango molto appassionato sulle note di questo brano. Sulla scia di questa passionalità l’artista e la produzione hanno rielaborato Beautiful Angel, rendendo però l’arrangiamento moderno, sensuale e ipnotico e riscrivendo il testo nella prima versione in inglese per renderlo ancora più internazionale.
Arianna, parlami di questo tuo bellissimo angelo.
L’idea è di molti anni fa vedendo appunto Scent of Woman: ho provato a farlo dance ma la versione che ne è uscita non mi ha convinta al top. Nel lockdown ero a Miami per una piccola vacanza e sono rimasta bloccata là quattro mesi. Ho conosciuto un po’ di gente tra cui figlia di un produttore che me lo ha fatto conoscere. Io ho tirato fuori questo provino con i suoni vecchi ma il testo già in inglese e dopo due giorni era pronta la nuova versione, sexy e pacata.
Temi gli incantesimi? Oppure sei tu un'incantatrice?
Chi mi conosce dice che sono un po’ strega. A pelle sento quello che sta per accadere. Seguo la mia pancia, l’istinto: così la vita è più facile.
Sul finire del brano sospetti che l'angelo sia un diavolo: un Lucifero precipitato dal paradiso terrestre?
In effetti è più Lucifero che un angelo ma non è un vero diavolo, è tutto un gioco di sensualità: lei è attratta da questo essere che ha una parte così forte che non capisce cosa le abbia fatto. E' ammaliata e si rivede in lui.
Cosa vedi quando guardi te stessa?
Sono molto scorpione, siamo famosi per essere attratti dal sacro e io difatti sono molto legata allo spirituale; ma siamo anche attratti da quello che non è chiaro: fantascienza, misteri, potevo essere una spia, mi piace indagare. Mi piace la fanta-politica, quando esce una congettura la studio.
Ti affascina il tango? E visto che ti rifai a Carlos Gardel sei una tradizionalista oppure sei più Gotan Project?
Più Gotan ma non significa che non ami i classici. Amo la modernità. Nasco ballerina ma non sono mai stata una tanghéra. In ogni movimento del ballo, qualunque esso sia, c’è un significato. Ti confesso che quando ballavo mi facevo dei film pazzeschi.
So che l’Argentina, così come l’Uruguay, fanno parte della storia della tua famiglia: che ricordi ne hai?
Il prossimo viaggio che voglio fare è in Argentina, ne sono attratta. E quello dei sogni è raggiungere la Terra del Fuoco.
Quando ti rivedi sul palco di Sanremo nel 1999 provi tenerezza per quella Arianna o è lontanissima da te?
Tenerezza ma è lontana, sono passati tanti anni. Ero ingenua, inconsapevole della vita e del lavoro. Quando vinsi la prima sera con C'è che ti amo, un brano melodico con un testo semplice feci una interpretazione emotiva. La seconda sera avevo la febbre a 40, i bronchi malati, ero poco rilassata e avevo voglia di tossire. E infatti non andò bene.
Com'è l’Italia della musica vista da Miami?
Un po’ provinciale. Non lo dico da artista ma da donna. Però ora grazie ad alcuni che fanno il reggaeton ci sono cantanti internazionali che conoscono alcune cose nostre.
Ora che stiamo uscendo dalla pandemia riusciremo ad andare over the rainbow?
Quando la canto è per fuggire alla realtà. Saperlo immaginare è già una bella cosa e accende la speranza che un giorno ci si potrà andare.
La sensualità di questa estate sarà sobria causa quello che abbiamo vissuto o sarà esplosiva per dimenticare?
Sento tanta voglia di vivere e sfogarsi; sarà sobria per chi è stato costretto a stare insieme per mesi, ma per chi si ritrova dopo mesi di incontri sui tablet sarà esplosiva. Avessi 16 anni non mi fermerebbe nessuno.
E’ motivo di orgoglio per te essere considerata una combattente?
Sono contenta, solo così si arriva a fare qualcosa nella vita. Quando mi sono seduta le cose non sono andate meglio. A volte è giusto lasciare la presa. Bisogna fare il massimo ma senza accanimento. Una volta soffrivo se una radio non passava un mio pezzo, oggi avendo famiglia e altri interessi sono più lieve. Ma ti dico che spesso ho realizzato certi obiettivi quando non ci pensavo più.
A che progetti stai lavorando?
Sto strutturando un progetto che mi vede anche imprenditrice. Starò pure dietro le quinte. Il mio futuro è non solo in scena ma anche fuori, da settembre. Musicalmente voglio fare finalmente quel disco che mi viene chiesto da anni.
Come sarà la tua estate?
Ho serate come ospite ma non ci saranno miei concerti.