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Il reggae sound degli Shakalab merita un...Dieci

Musica

Fabrizio Basso

Dopo il singolo Giganti in collaborazione con Alborosie e il producer Shablo e dopo Parasite feat Sud Sound System e Inoki, la band torna con un nuovo album

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Considerata come una delle più interessanti e storiche reggae band italiane in grado di mixare sapientemente in un tutt’uno davvero inedito elementi reggae, soul, hip hop e sorprendenti melodie vocali, Shakalab torna con il nuovo album Dieci, col quale si chiude un cerchio a doppio binario che accompagna da sempre la musica degli Shakalab alla numerologia. Così come Duepuntozero per il secondo album, Four per il quarto Ep con all'interno il brano One coi Mellow Mood e il singolo Tres Flores con Mama Marjas per l'album celebrativo dei dieci anni della band, non poteva mancare anche per il nuovo progetto il riferimento numerico. Così nasce Dieci, dieci tracce, una per ogni anno in cui ruotano al microfono dieci tra i più influenti Mc's e singer della scena hip hop e reggae italiana. Il disco è una sorta di tributo al lavoro svolto in questi lunghi dieci anni di carriera, anni pieni di soddisfazioni e di innumerevoli produzioni e concerti che hanno consacrato gli Shakalab nel panorama reggae/hip hop nazionale. Innumerevoli le collaborazioni all’interno del disco. In ogni pezzo infatti, gli Shakalab hanno collaborato con diversi e numerosi artisti, rendendo il progetto una sorta di mixtape di concezione moderna. Da Inoki, Sud Sound System, Ensi, Shablo, Leslie, sino a Vacca, L’Elfo, Attila, General Levy Dub Fx, all’interno del nuovo album non mancano le collaborazioni con Apres la Classe, Forelock, Lion D, Kiave, Gioman,Extrapolo Raphael.

Partiamo dalla genesi del disco.
Dieci è un disco più unico che raro, la sua unicità è data sia dalla sua imprevedibilità dal punto delle sonorità musicali che del suo approccio ai contenuti. Abbiamo messo insieme stili e influenze diverse, trattando tematiche differenti. Già da un primo ascolto è evidente che Dieci è un disco imprevedibile.
Come sono nate le collaborazioni di Dieci?

In ogni traccia dell’album ci sono featuring, anche più di un artista per brano. Questo album è un festino che ospita tantissimi artisti che ammiriamo, di cui eravamo fan e tanti artisti con i quali abbiamo già lavorato e che abbiamo voluto anche in questo lavoro.

Dieci come gli anni che lavorate insieme! Un bilancio di questo decennio?

Siamo riusciti a mantenere un bellissimo rapporto di amicizia. Siamo veramente soddisfatti di noi e del nostro lavoro, sopratutto perché siamo riusciti a rimanere

nella nostra terra. In Sicilia essere un artista non è considerato un lavoro, tutti si aspettano che smetti per fare un lavoro vero. Essere riusciti a fare musica qui per noi è la cosa più importante.

Quali influenze musicali troveremo in Dieci?

Il disco vuole essere una fotografia dell’anno in cui esce, essendo un disco del 2021 andrà incontro alle sonorità di questo periodo, anche per quanto riguarda le tematiche dei testi. Siamo intrattenitori, ci piace divertire ma allo stesso tempo vogliamo comunicare quello che accade nel mondo e mandare il nostro messaggio.

Ci saranno anche sonorità trap.

Trap?

Si, è un genere che spesso rende i suoi artisti macchiette ma ci sono anche fuoriclasse assoluti che rendono la musica trap veramente interessante.

C’è in programma un tour?

Assolutamente si, a novembre nei club. Sarà sicuramente molto bello tornare sul palco tutti insieme, ci saranno tanti amici che verranno a trovarci, anche perché i nostri concerti ormai sono famosi per i festini e i cannoli nel backstage. Verranno a trovarci sia artisti che hanno collaborato a Dieci che vecchi amici. Ci saranno belle sorprese.