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N.A.I.P. ci porta in estate col singolo liberatorio "David Chi?"

Musica

Dopo essere stato la rivelazione dell’ultimo X Factor, questo estroverso artista torna con un nuovo brano per Epic Records Italy / Sony Music Italy, una canzone che parla di liberazione

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Dopo X Factor, che lo ha visto eclettico protagonista, N.A.I.P torna con un nuovo singolo prodotto da Stabber e che è un manifesto d’intenti electro dance: si intitola David Chi?Una polaroid che fotografa la fragilità sociale, artistica, umana di questo tempo pandemico e sospeso, in cui la vicinanza fra le persone, il rito di aggregazione che si compie durante una performance sonora, sembra essere ancora un eco lontanissimo.
 

E’ un brano dal valore politico importante, una presa di posizione nobile sullo stato delle cose del settore artistico che cerca dopo mesi di estrema fatica la sua ripartenza. Scappare metaforicamente dalla morte e dalla guerra e riuscirci volando lontani dalla Terra, ovvero andando su Marte, il pianeta magico che gode da sempre di fascinazione e mistero ed è costantemente “sotto osservazione”.


“C’è vita su Marte”? 
Sembrerebbe proprio di si anche per N.AI.P. che omaggia la poetica di uno dei brani più iconici di David Bowie, immaginando proprio come l’esplorazione astrale che il Duca Bianco condusse nei suoi versi nel 1973, la possibilità che possa esistere nello spazio una forma di vita, un mondo che valga la pena di andare a cercare. E allora si parte. Andiamo su Marte ed è vero troviamo già qualcuno, un tale David. David Bowie guida il viaggio ma troviamo un David diverso fra le tempeste di sabbia del Pianeta Rosso: è David GuettaDavid Guetta? Si, David Guetta, e sta facendo un dj set, e noi siamo li, attoniti e senza chiederci perché, inevitabilmente iniziamo a ballare. Questo è il viaggio cosmico ma estremamente terrestre che ci regala N.A.I.P. nel suo nuovo brano. Si può ballare, cantare, o riflettere ascoltando “DAVID CHI?”, si può volare lontani dalla Terra o semplicemente lontani da terra, inteso come pavimento: anche senza musica, anche senza suono, piedi e mani che si muovono generano musica.
 

E’ una canzone che parla di liberazione, della riappropriazione di nuovi spazi di umanità, dell’importante di far risuonare la musica fortissimo, soprattutto in un momento storico di grande complessità. L’arte come connessione di corpi, idee, nuovi suoni e N.A.I.P. ce la dona sotto forma di brano da ascoltare, da ballare, da spremere e bere. Questo è il David di questo Michelangelo (vero nome di N.A.I.P.).