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Melancholia, gli Hitchcock della musica ci danno la loro "Medicine"

Musica

Fabrizio Basso

Il singolo è l'inizio del nuovo capitolo di Benedetta, Fabio e Filippo, la band rivelazione di X-Factor 2020, uscito per la nuova realtà RADAR label & Mgmt. Per loro una estate in tour: le prime date

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Tornano, melanconicamente contaminati, i Melancholia, band rivelazione dell'ultima edizione di X FactorMedicine rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo per la band di Foligno, immersa tra sonorità synth-rock, elettroniche e rap. La svolta coincide con l'ingresso nella nuova realtà creata da RADAR concerti e una nuova immagine rappresentata dalle tre linee del logo che sembrano voler sottolineare chi sono Benedetta, Fabio e Filippo: tre fulmini pronti a colpire con la loro musica. Il testo del brano bisticcia con la corrosiva voce di Benedetta, la frontgirl del gruppo, che trasmette nel ritornello la necessità di una medicina e di una tregua a questa loro incessante energia: “Be be be / be my medicine / I know that I could break down / but I can sleep now”. Con tutti e tre ci incontriamo su Zoom.

Come si sta con la pelle sciolta (così hanno ribattezzato il loro live streaming di presentazione del singolo, ndr)?

Siano molto confusi ma è una bella confusione perché non ha sicurezza né contenitore, dunque possiamo essere fluidi sotto ogni punto di vista. Medicine ci raffigura e ci configura.
Come nasce questo brano? Davvero vorreste passare almeno un giorno senza energia?
Cerchiamo sempre piccoli momenti di riposo essendo sempre in studio, ma mai vorremmo un riposo vero. E’ fare concerti il nostro riposo.
Ancora una volta avete dimostrato di sapere rischiare con le contaminazioni.
Vogliamo renderle più fluide, creare una musica contaminata ma in un unico brano per portare energia e cose nuove, non sai come può cambiare la canzone, la sorpresa è dietro ogni nota.
Come in un film di Hitchcock.
Sottoscriviamo la tua definizione. Ci piace. Racchiude il mondo che vogliamo creare, c’è l’estetica sonora di piccolo microcosmo.
Avete la percezione che il mercato italiano si stia aprendo all’inglese? Oppure meditate la fuga all’estero?
Manteniamo le basi in Italia, Planet Funk e Maneskin, per citare due gruppi, hanno conquistato l'estero dopo l'Italia. Devi prima rafforzarti dall’interno per poi spingerti fuori. Ora abbiamo la giusta maturità. Comunque nell'album ci saranno una o più canzoni con le due lingue.
Ho letto di un fan che ha detto, parlando del vostro live: Ho preso lo stipendio e prenoto.
Di questi tempi è fortunato ad avere lo stipendio. Per noi è una cosa bellissima, è l'ennesimo segnale che la gente ha fame di concerti.
Ci saranno featuring nel disco?
Stiamo pensandoci, ti anticipiamo che saremo noi ospiti in un album altrui. Noi stiamo cercando un ospite se qualcuno vuole candidarsi...siamo qui!
Nel precedente lavoro What are you afraid of c’erano disillusione, senso tragico della vita, nel brano Venon parlavate di una morte per avvelenamento per una vita nella quale non vi riconoscete: cosa è cambiato?
Samo più cinici, abbiamo fatto delle scelte. Siamo più decisi e maturi. Il nostro nome dice già che siamo incurabili. Affrontiamo tematiche personali e dure. What are you afraid of raccoglieva più paure e disagi, qui siamo più onirici e metafisici. Finora abbiamo espresso cose consce e di pancia, adesso cambiamo pianeta.
Quando pensate ai Melancholia neonati nel 2015 lo fate con tenerezza?
E' sempre un effetto strano vedere come tante cose sono cambiate in 5 anni, siamo passati da suonare nel corridoio di casa a X Factor e ad avere un seguito. Fa tenerezza, è bello rivederci. E’ divertente, anche fisicamente siamo cambiati, qualcuno ha qualche chilo in più.
Sarete testimonial dell’Hybrid Festival: che effetto fa essere un esempio per le band emergenti?
Di solito noi eravamo quelli dall’altra parte. Abbiamo partecipato a molti contest per suonare. Poi è giunta l'inversione che non ti aspetti, un anno fa non lo immaginavamo, dunque ci prendiamo la responsbailità di supportare gli emergenti ad affrontare la difficoltà del passetto in là.
Cosa vi resta di X Factor?
Tanta scuola condensata in due mesi. Abbiamo imparato a vivere come gli artisti, a stare davanti alla telecamera, a fare una professione che è molto stressante. Psicologicamente è molto dura performare al 100 per 100 ogni giorno. X Factor è un ingranaggio con le sue regole e vanno rispettate. Siamo in contatto con tutti ma quelli che sentiamo di più sono Vergo, Casadilego e Cmqmartina. Con i Little Piece of Marmelade ci conosciamo dal 2017.
Che accadrà questa estate?
Presto usciranno le date. Medicine sarà in scaletta e ci sarà pure qualche sorpresa. Siamo abituati a rivoluzionare la scaletta e integrarla con pezzi a sorpresa.

IL TOUR
3/07 GOGOBO - BOLOGNA
10/07 GINZBURG PARK FESTIVAL - TORINO
23/07 POLARESCO - BERGAMO
29/07 VILLA ADA FESTIVAL - ROMA 
5/08 PIAZZA DELLA REPUBBLICA - LIVORNO
12/08 CINZELLA FESTIVAL- GROTTAGLIE (TARANTO)
4/09 MUSICA TRA LE NUVOLE - ANFITEATRO DEL VENDA, GALZIGNANO TERME (PD)
9/09 MAGNOLIA SUMMER - MILANO