Il brano si focalizza su drammi che si consumano silenziosi, indisturbati, annullando volontà e sogni, azzerando vite. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista brindisino
E' un cortometraggio audace per i drammi narrati e denunciati. Da un lato la perdita del lavoro, con particolare riferimento al mondo artistico/musicale causa la crisi economica generata dall' emergenza epidemiologica da SARS-COV-2. Dall'altro lato la violenza sulla donna fra le mura domestiche, amplificata dall'emergenza sanitaria che costringe a stare in casa. I due drammi si consumano silenziosi, indisturbati, annullando volontà e sogni, azzerando vite. La volontà e il sogno di leggere, interpretare e cantare la vita con gli accordi di una chitarra, scegliendo l'alfabeto della musica.
La volontà e il sogno di credere nell'amore, cadendo nella trappola di un dolce e attraente inganno. Sfondo dei due drammi le città deserte e silenziose, ferite dalle sirene delle ambulanze e delle forze dell'ordine. Città sorde al grido silenzioso di protesta di Andrea, un giovane musicista costretto dalla povertà in cui versa a vendere il suo amato strumento musicale, anima e áncora in una vita ormai senza certezze e orizzonti. Città sorde alla denuncia di Anita una giovane donna che trova la forza e il coraggio di ribellarsi, fuggire e denunciare l'inganno, la violenza subíta contro la sua volontà annullata e messa a tacere. Ormai tutto sembra perduto.
Poi uno sguardo nuovo, l'ascolto reciproco di un grido di aiuto, il porgersi la mano, il correre in aiuto l'uno dell'altra...I fili di due vite ormai sospese si riannodano, raccontandosi, ascoltandosi, ancorandosi con forza e determinazione l'uno all'altra, salvandosi.
Sfondo di questo nuovo incontro la musica che torna prorompente a risuonare nelle loro vite e, per loro tramite, in una casa, per le vie delle città, vincendo l'ostinata sordità e cecità di chi non vuole sentire e vedere i nuovi poveri, figli di un crisi sanitaria ed economica, ma anche sociale e culturale. Le note e le parole di una canzone accolgono la richiesta di aiuto di queste nuove povertà materiali e spirituali senza più forza e voce per gridare lo scandalo di chi è cieco e sordo. Una chitarra cercata, ritrovata e donata; un abbraccio sperato, cercato, ricevuto e restituito...diventano le nuove áncore, radici e fondamenta su cui riprendere a costruire nuove vite.
La certezza è "L' AMORE che ci sta a guardare".
La volontà è " Il tuo AMORE voglio toccare".
Parole che riassumono il bisogno di trovare un senso e una via di uscita in queste nuove povertà. C'è bisogno di un nuovo SGUARDO.
E allora anche un panchina può salvare; le strade deserte possono tornare a risuonare di sorrisi e complicità; luoghi visti e rivisti possono apparire nuovi e sconosciuti. C'è bisogno di TOCCARE L' AMORE e SENTIRSI TOCCATI DALL' AMORE.
E allora la volontà e il sogno di suonare e cantare il mistero della vita trionfano.
AUTORI: Francesco Marzio, Giuseppe Aportone
PRODUZIONE MUSICALE: Filadelfo Castro
MIX & MASTER: Stefano Mariani
BATTERIA: Diego Corradin
CORTOMETRAGGIO:
Attori:
ANITA: Vittoria Castagnotto
ANDREA: Luca Spada
DANIEL: Jacopo Andreoli
REGIA: Francesco Marzio, Jacopo Andreoli, Omar Abdel, Luca Spada
LOCATION: Torino, Lecce, Ostuni
OPERATORI DI CAMERA: Jacopo Andreoli, Erfano Morelli
FONICO: Francesco Fortina, Claudio Francioso
POST-AUDIO: Claudio Francioso
POST-PRODUZIONE: Jacopo Andreoli, Francesco Marzio
PRODUZIONE ARTISTICA: Horus Music di Francesco Marzio