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Il ritorno dei Ministri è profetico: Peggio di Niente

Musica

Un brano che apre un nuovo capitolo per la band, come a voler chiudere quest'anno spezzato, arrabbiato, deluso e confuso. Un nuovo inizio, potente e rivoluzionario

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Tornano i Ministri con tutta la forza che la loro musica ha sempre regalato, uno schiaffo emotivo e coinvolgente come i loro concerti. E lo fanno con il singolo Peggio di Niente, in uscita il 16 aprile per Woodworm/Universal, un brano che apre un nuovo capitolo per la band, come a voler chiudere quest'anno spezzato, arrabbiato, deluso e confuso. "Ho visto gente normale calpestare altra gente / ed era peggio di niente": così i Ministri escono dal silenzio, con parole forti e l'energia inconfondibile che riporta il brivido del live sulla pelle, in 2 minuti e 56 secondi di fuoco prodotti dalla stessa band insieme a Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Zen Circus).

"Bambini soli davanti a uno schermo, famiglie che non si possono abbracciare, code infinite per un pasto caldo, persone che non possono più lavorare: il nulla in cui questa pandemia ci ha precipitato è senza confini. E pensavamo non potesse esserci di peggio, finché non abbiamo visto qualcuno mettere gli uni contro gli altri - in un crescendo di diffidenza, sospetto e accuse. Quello sì, è stato peggio di niente."
 Ministri

 

Si sono esibiti con i Coldplay, i Foo Fighters, i Subsonica e moltissimi altri. Hanno collaborato con Caparezza, Afterhours, Mauro Pagani, con i registi più all'avanguardia e alcuni tra i migliori producer, da Gordon Raphael (Strokes) a Sylvia Massy (Johnny Cash, System Of A Down) passando per Tommaso Colliva e Taketo Gohara. Hanno collezionato oltre 500 concerti, dai centri sociali degli inizi ai sold-out nei superclub e ai grandi festival, e i loro brani su Spotify sono stati ascoltati oltre 25 milioni di volte. Dopo 15 anni sulle scene, un capitolo si chiude e se ne apre un altro. E come a voler sottolineare un elemento di continuità nello stravolgersi di prospettive, vita e abitudini, si sono affidati a Nicolò Cerioni e alla sua arte per i loro abiti di scena - una piccola tradizione della band, cominciata nel 2006 con delle indimenticabili giacche napoleoniche, che li ha resi delle icone del rock in Italia anche nello stile.

"Il nostro cammino è stato segnato da una lunga serie di incontri con professionisti incredibili, persone innamorate del loro lavoro e della vita, guidate dalla passione e dalle loro visioni. In questo periodo buio abbiamo avuto la fortuna di incontrarne di nuove, una delle quali è certamente Nick Cerioni - che crea bellezza e libertà come fossero la stessa cosa. E forse, a pensarci bene, lo sono." Ministri