In Evidenza
altre sezioni
Altro

Nerone lancia Maxtape, un concentrato di rap

Musica

Fabrizio Basso

Anticipato da tre singoli acclamati dal pubblico, "Bataclan", "Radici" e "Un sec", l'album è composto da 18 tracce che ben rappresentano lo stile e lo spirito del rapper milanese, chiamato dagli amici Max

Condividi:

Maxtape non è né un album ufficiale né un vero mixtape ma un concentrato di rap pieno di punchline e rime irriverenti che conferma Nerone come uno dei rapper più ispirati in circolazione. Grazie alla sua attitudine brillante e alla tecnica, negli ultimi anni Nerone è diventato un punto di riferimento credibile e affidabile per tutto il pubblico che ama il rap e l'impressionante lista di ospiti presenti nel suo lavoro conferma che, anche nella scena, si è guadagnato una considerazione rara. I featuring parlano chiaro sono: Emis Killa, Jake La Furia, Fabri Fibra, Boro Boro, Gianni Bismark, Axos, Nitro, Gemitaiz, Highsnob, Danti, Tormento, J-Ax, Maruego, Mido e Clementino. Tutte le voci coinvolte rappano su produzioni musicali originali firmate da talenti come Biggie Paul, che collabora con Nerone da anni, e Sine, Espo, A-Kurt, Funkyman, 2P, Foreigner, Frenkie G, Marco Azara, Mastermaind, Garelli, Pj Johnson e Big Joe.

Perche definisci questo nuovo progetto un concentrato di Rap?

Perche quello che esce è strettamente rap, abbiamo costruato un disco rap con sonorità nuove per l’Italia. Qui da noi il rap sembra morto, si ha la necessità di etichettare ogni cosa, la mia musica la definiscono old school quando in verità è rap.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Essendo tu un party boys, come hai passato la quarantena? Cosa ti manca di più della vecchia normalità?

Fare concerti, suonare dal vivo. Non parlo solo dell’esibizione sul palco, quando vai in tour è tutta una situazione bellissima, il viaggio, vivere le città, incontrare gente nuova. Mi mancano i piccoli momenti vissuti insieme col mio team.

Su Real Talk hai annunciato le collaborazioni con un freestyle ipnotico. A quale di queste collaborazioni sei più affezionato? C’è un rapper con cui preferisci lavorare?

Non saprei quale è il mio preferito, mi piacciono tutti...ho tantissimi amici con cui collaboro ed è sempre pazzesco pazzesco il risultato. Ci sono collaborazioni con vecchi amici e con nuovi amici come Danti. Mi è stato presentato e ci siamo trovati bene subito. Sono veramente contento di tutti i brani.

C’è una persona con cui non hai collaborato ma ti piacerebbe lavorarci, magari una donna?

Del panorama rap femminile stimo e ammiro molto Leslie e c’è qualcosa in cantiere.

Dei featuring che ci sono nell’album chi ti piacerebbe invitare sul tuo palco?

Sarebbe bello averli tutti, mi piacerebbe avere sul palco anche amici che non ho avuto la possibilità ospitare nel disco. Sarebbe bello dividere il palco con con Jake perché non abbiamo mai condiviso un palco: lo ammiro da sempre.
Quanto è importante la città di Milano per te e quanto è importante Milano per la scena rap italiana?

Per me è fondamentale ma dovrebbe esserlo per tutti: Milano è una scuola importantissima, ci sono persone che a 40 anni suonati spaccano ancora.

Cantiamo di quello che viviamo e Milano è il mio ambiente. Lo stile che ha è inconfondibile.
Chi ha creato la copertina dell’album, com’è nata questa idea?

L'abbiamo creata insieme io e il mio team, tutto è nato da un freestyle uscito il giorno di Natale, dove mi definivo il re di Milano, così abbiamo pensato di ricreare il Duomo, simbolo della città, come fosse una corona: Milano ora ha un nuovo King recitano nel freestyle, è una frase che ho scritto a cuor leggero ma ora possiamo dire di esserci presi il nostro pezzettino di questa città.
Da MTV SPIT a oggi cos’è cambiato nella tua musica?

Non ho più 23 anni anche se i 30 sono i miei nuovi 15! Oggi rendo più conto a me stesso, riesco a dire le cose che penso con meno fatica. La mia musica è evoluta con me, non sono più il freestyler di una volta quindi lascio spazio ai giovani e io mi concentro in studio, ogni anno sento di crescere sempre di più.
Cosa ti aspetti dal futuro?

Niente, nessuna aspettativa, quello che arriva prenderemo. In passato alcuni treni sono deragliati e altri sono andati dritti per la loro strada. Meglio non farsi aspettative.