In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Negramaro, il dovere di suonare: intervista a Giuliano Sangiorgi

Musica

Bruno Ployer

Getty

Il frontman della band parla alla vigilia del concerto in streaming del gruppo, anteprima del tour italiano annunciato per l'autunno

Condividi:

“Suonare per noi è un dovere”. Giuliano Sangiorgi parla a nome dei Negramaro alla vigilia di 'Primo contatto', il concerto dal vivo ma senza pubblico in sala che il 19 marzo sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma pay-per-view LiveNow. “Questo dovere consiste nel dare speranza - continua Sangiorgi - sia a chi collabora con noi alla realizzazione dei concerti e che da un anno non lavora, sia a tutto il pubblico, anche se a distanza. La speranza è che la musica dal vivo torni ad essere un' abitudine. L’arte non è solo intrattenimento (Una parola che non mi piace), ma è nutrimento per l’anima“.

‘Primo contatto’, realizzato alla ‘Lanterna’ di Roma viene annunciato come un evento: “I nostri spettatori vedranno Roma in una maniera nuova, attraverso la realtà aumentata", spiega il leader dei Negramaro. "Non che Roma ne abbia bisogno, ricca com’è di bellezze storiche, ma stavolta volevamo farla vedere in un modo al passo con i tempi, coordinando quello che c’è con quello che è il sogno”.

 

Omaggio alle vittime del Covid

 

Come si concilia questo evento con la gravità del momento?

“Questo concerto vuole essere anche un omaggio alle persone che abbiamo perso nella lotta contro il Covid.  Un concerto non le dimentica, le ricorderemo mentre suoneremo sul palcoscenico. Proprio in virtù delle persone che abbiamo perso, noi tutti dobbiamo vivere, che non significa ostentare un sorriso, ma dare la possibilità di andare avanti, non solo a chi lavora con noi nella realizzazione dello spettacolo, ma alle persone per le quali l’arte è un sogno. In questo momento un concerto, come un film, è un sogno per tutti noi, anche se in streaming. Tutto questo ci consente di non avere paura a salire sul palco: in questi mesi ho avuto paura del contagio e anche se per questo concerto adottiamo tutte le precauzioni e le attenzioni possibili per noi e tutti i collaboratori, la paura è umana e allora forse è meglio raccontarla. Parlandone con i Negramaro, le parole di Andro e di Lele mi hanno fatto capire ancora meglio questo nostro dovere di dare speranza. Questo vale soprattutto per i mostri collaboratori, senza i quali la musica non arriverebbe da nessuna parte. Questo concerto ha acceso in loro una speranza incredibile. Il segnale però vale per tutti: non bisogna mollare”.

 

Aspettando il pubblico 

 

‘Primo contatto’ è l’anticipazione del tour annunciato per l’autunno  nei palazzetti italiani, disposizioni anti Covid permettendo: si parte da Rimini il 7 ottobre con la data zero e si finisce il 27 novembre a Bari. Saranno 15 le città toccate: “E’ un segno di speranza e anche di cautela", sottolinea Sangiorgi. "Con Live Nation e con la nostra casa discografica Sugar abbiamo analizzato la situazione e ci siamo detti che era possibile, quindi noi ci contiamo e ci mettiamo la speranza, il sogno e tutto il resto. Non torneremo solo a cantare e riempire i posti di gente, la musica dovrà convincere che tutto sarà tornato alla normalità. Tutti si ricorderanno delle vecchie abitudini e la musica è anche una vecchia bellissima abitudine”.