Aveva 77 anni. Nel 2018 era stato licenziato dopo il suo coinvolgimento in uno scandalo sessuale risalente agli anni '80
È morto a 77 anni a Palm Springs (California) James Levine, uno dei direttori d'orchestra più importanti al mondo, per oltre 40 anni sul podio della Metropolitan Opera di New York e fino a oggi direttore della Boston Symphony Orchestra. La notizia è stata data al New York Times dal suo medico personale, Len Horovitz.
Nato a Cincinnati, cresciuto in una famiglia di musicisti, aveva debuttato alla Metropolitan Opera nel 1971 con la Tosca di Puccini, diventandone direttore nel 1976 e aumentando a dismisura la fama e l'attività dell'orchestra (nel 1983 aveva anche collaborato come direttore d'orchestra e musicale a La Traviata di Franco Zeffirelli), vincendo 37 Grammy ed esibendosi numerose volte anche nei più prestigiosi teatri europei, da Berlino a Londra, da Dresda a Monaco di Baviera (era anche stato direttore della Münchner Philharmoniker dal 1999 al 2004). Tra i messaggi di cordoglio arrivati segnaliamo quello del collega Zubin Mehta, direttore onorario del Maggio Musicale Fiorentino, che aveva invitato Levine a Firenze entro la fine del 2021: "Uno dei piu' grandi direttori dei nostri tempi, ha trascorso la maggior parte della sua vita al Metropolitan rendendolo il grande teatro che è. Tutta la musica sentirà tremendamente la sua mancanza e io specialmente. Jimmy era un collega ma soprattutto un amico".
I suoi rapporti di lavoro con l'orchestra newyorkese si erano interrotti nel marzo 2018, quando era stato licenziamento in conseguenza allo scandalo che l'aveva travolto nei mesi precedenti: era stato accusato di molestie sessuali su tre uomini negli anni Ottanta. Un'indagine interna della Metropolitan Opera aveva portato alla luce “comportamenti sessualmente offensivi e molesti nei confronti di artisti vulnerabili nelle prime fasi della loro carriera”.