Al singolo si accompagna anche la pubblicazione di un videoclip diretto da Francesco Cabras e Alberto Molinari, girato negli splendidi territori della Regione Basilicata e realizzato in collaborazione con Power Creative, società di produzione audiovisiva,e con l’associazione Making of, organizzatrice del Matera Film Festival. L'INTERVISTA
Un ritorno attesissimo quello di Roberto Angelini, reso ancora più prezioso dal fatto che il singolo Condor ci farà volare all'album, il suo quinto di inediti. Ma quando non lo ascoltiamo, lui non sta fermo. Ha infatti realizzato infinite collaborazioni con numerosi artisti: tra le più recenti la firma come co-produttore dell’ultimo pluripremiato album di Niccolò Fabi Tradizione e Tradimento e quella di produttore del primo disco di Margherita Vicario. E ancora, diversi e importanti progetti paralleli tra cui quelli legati a Nick Drake con Rodrigo D’Erasmo (un album, un tour, un documentario) e la fondazione di una etichetta indipendente, FioriRari, con la quale pubblicherà anche il suo prossimo lavoro. Per altro Roberto Angelini sarà ospite, venerdì 12 marzo alle ore 20 su Sky Arte (canali 120 e 400 e disponibile on demand e in streaming su NOW TV) della nuova puntata di Luce Social Club, il programma di approfondimento culturale condotto da Gianni Canova e Martina Riva.
Ospiti di questa puntata saranno l’attrice Valentina Cervi, il montatore e regista Jacopo Quadri, l’attrice, regista e fotografa Chiara Caselli e il musicista Roberto Angelini.
Perché hai scelto Condor come singolo della quasi primavera?
Per una bella sensazione musicale, è un blues e mi andava di uscire con un brano blues all’italiana. Ti scivola un po’ addosso, c’è il groove, c’è molto racconto personale, ci siamo io e il nonno. Volevo uscire con un brano blues con un po’ di positività, niente di riflessivo o cupo.
Mi fa strano pensare a te che canti di un Condor visto che sono sempre stati gli altri a nutrirsi di te.
Mi fa piacere quello che pensi di me ma io non me lo dico neanche da solo. Sono convinto di avere sempre seminato e anche raccolto. Non ho alcun rimpianto. In questa canzone il condor è metaforico, rappresenta le scelte di vita: è un rapace che non decide lui cosa mangiare ma si nutre di quello che trova. E’ la contraddizione della canzone che trova l’equilibrio nel vivere intensamente.
Perché hai scelto le 4 per trasformarti in un Condor?
Quando l’ho scritto si usciva la sera ed è la trasformazione notturna, quando la notte rimane di pochi e va a caccia di prede morenti. E' una immagine gotica e goffa.
Se i pensieri sono sciami d’api in fuga come riesci a vivere intensamente?
Perché seguo un continuo di pensieri, riflessioni e convinzioni scritte sulla sabbia. Ho cercato di trasferire la sensazione della confusione: il caos porta equilibrio, farsi condizionare dall’esperienza è andare sempre diritto.
Mi racconti la citazione di Nonno Alberto?
E’ uscita per caso e ne sono super felice. Ci sono riferimenti alle coincidenza che vanno lette come segnali e magari ci avevi pensato un’ora prima. Mi piace leggere le coincidenze come segnali. Lui era un pranoterapeuta e sono cresciuto da bambino in un ambiente un po’ particolare, con la fila di persone davanti a casa. Lui ci è arrivato con esperienze esoteriche. C’è mistero nella sua figura.
Le tue tre fedi?
Non te lo dico. In quanto fede si crede e basta ed è bello lasciare spazio all’immaginazione.
Il signor domani, tuo album d'esordio, compie vent’anni: come lo celebri?
Avevo previsto il compleanno. E' un disco che per una serie di motivi assurdi non esiste più, per giochi di discografia non esiste. Ma dopo vent’anni scadono i diritti e vorrei ripubblicarlo con anche il video di Respira. Sono pronto. Utilizzerò le stesse registrazioni. Lo condivido con chi lo ha amato all’epoca o con chi lo ha cercato e non lo ha trovato.
Chi è oggi un cantautore?
Qualche anno fa poteva essere quasi un rapper con la rabbia dentro e una penna interessante. Oggi con grande sorpresa e gioia il cantautorato è tornato di moda e non giudico se una canzone è bella o brutta, mi interessa che sia tornata la voglia a tanti ragazzi di essere cantautori. Raccontano la loro generazione, tra cellulari e disillusione e hanno un riscontro importante. La gente ha voglia di ascoltare.
Che succede nel mondo di FioriRari?
Sono stato molto attivo qualche anno fa e sono contento che Margherta Vicario sulla quale ho investito ora si sta affermando. L'etichetta si è fermata per un lungo periodo perché produrre un artista è un lavoro faticosissimo e ho preferito la strada a me più vicina, suonare. Sono sotto una teca e ora la utilizzo per me, è una trincea ma ci apriamo a nuove cose. Pier Cortese con FioriRari, è un periodo buono.
Quando uscirà il disco?
Vorrei farlo uscire dopo l’estate se i colori dei dpcm (tutto sul coronavirus) lo permettono. Sarà poi importante suonarlo dal vivo.
A proposito di colori, Condor volerà attraverso i social?
Mi diverto sui social a giocare con qualche piccolo live e a fare il tutorial di come si suonano le canzoni tra cui il giro di chitarra di Condor!