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Viola Violi si sente Come Rita: il video

Musica

Una canzone uscita dal nulla, ascoltando una canzone della mitica Pavone e cercando idee, ispirazioni, suoni. La storia è raccontata da un testo originale dell'artista

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Come Rita è il titolo del mio nuovo singolo. Come spesso accade è una canzone nata quasi all’improvviso, un anno fa, in un giorno di pioggia. Probabilmente ero anche stravaccata sul divano, cercando di godermi un momento di relax. Ho scritto il testo mentre con Giovanni Agosti (del collettivo Re Mida) lavoravamo sul beat nella casa dove vivo, a Roma. L’atmosfera era già delineata, “chill”, rilassata, rallentata…mi sono venute in mente immagini, sensazioni che ho provato a tradurre in parole, in versi, melodie. Abbiamo registrato un provino e successivamente siamo andati in studio a

perfezionare il tutto. Come avete sentito gli accordi si ripetono con lo stesso giro

e il basso (registrato da Giuseppe Romagnoli con l’aiuto e le idee di Matteo

Bultrini) è molto presente…se dovessi descrivere in una parola il mood

direi…rarefatto, ma allo stesso anche “groovy”, è una canzone in contrasto con

sé stessa.
 

Quando rappo mi capita spesso di inseguire un suono più che un senso e trovo che sia piacevole scrivere senza chiedersi di cosa si sta parlando, lasciarsi guidare dal tempo e dai possibili incastri ritmici, volare un po' con l’immaginazione; io lo trovo molto liberatorio. La canzone finisce presto, dura meno di due minuti e non è una cosa che avevo programmato…anche questo, succede. Credo che sia il bello di fare arte in modo libero: nessuno ti obbliga a fare un pezzo di tre minuti se quello che hai da dire è stato espresso in uno.

Confesso che Rita Pavone è uscita dal nulla. Stavamo ascoltando una sua canzone, cercando qualche idea, ispirazione, suono…e lì per lì ho cantato “lascia che sorrida come Rita”, il “ritornello”, se così lo si vuole chiamare. Mi ha fatto sorridere, mi piacciono i nomi brevi, mi piace il nome Rita, le sue canzoni sono spesso euforiche e festose e mi colpì il contrasto che questa frase creava col resto delle mie parole. 

Banalmente è stato un flash, un lampo. Quando una frase ti si accende in testa e

senti che ci sta, ci sta. Devi usarla in qualche modo. Come Rita è frutto di una giornata di creatività, e lo stesso vale per il video.
 

Subito dopo aver scritto il ritornello del pezzo ci era apparsa (come in un sogno)

l’immagine di questa parrucca con la frangetta, corta e arancione, molto divertente, sempre in contrasto col l’atmosfera del pezzo. Questa idea è poi piaciuta anche a Luca Caruso (il regista) che ci ha messo il resto, girando un video semplice, sincero, sexy dove appaio all’inizio senza parrucca, per indossarla poi alla fine con la comparsa del colore, (il video è in “bianco e nero”…anzi in “seppia e nero”, direi), un pò come se fosse la mia trasformazione in una persona più divertente, più sorridente. 

Chiaramente l’atmosfera del video non poteva non riprendere gli anni Sessanta, con la televisione in primo piano dalla quale esce il video, girato in questa casa bellissima, spoglia. Faccio il lavoro più bello del mondo, senza dubbio. Mi diverto come una matta e sono grata di poterlo fare rispettando quello che sento e che voglio fare. Il brano è prodotto dalla LDM, il management con cui lavoro ormai da tre anni; siamo un team affiatato, ci vogliamo bene e vogliamo andare lontano. Fare musica e non collaborare con gli altri esseri umani è impossibile, anzi innaturale, direi, perchè il lavoro degli altri può influenzare il tuo, fornirti ulteriori idee o migliorare quelle che hai già.