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Valentina Tioli, da X Factor a croupier fatale in Come al Casinò

Musica

L'artista di Modena, indimenticata protagonista della settima edizione del talent musicale di Sky Uno (in programmazione il giovedì alle ore 21.15), ci accompagna verso le feste con un singolo che ancora una volta ne evidenzia la versatilità e il talento

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Nota per la versatilità del suo progetto, che spazia dal pop-dance/crossover e abbraccia funky, afro ed elettronica con energia, ritmo e freschezza con l’ausilio di

coreografie e danza, Valentina Tioli racconta così Come al Casinò: “Qualcuno una

volta mi ha detto che l'amore è un gioco pericoloso. È infatti piuttosto bizzarro notare come sul dizionario, la parola “gioco”, sia accostata a numerosi sinonimi tutt’altro che divertenti, come: “inganno”, “beffa”, “imbroglio”. Insomma, si sa che il bluff, il rischio, le tattiche e le strategie facciano parte, a volte, almeno nella fase iniziale, del gioco delle relazioni. Le rendono più saporite. Le cose si complicano però, quando qualcuno mette sul piatto i sentimenti e, ancora di più, quando qualcun altro si prende gioco di questi ultimi...”.

In questa canzone (scritta dalla stessa cantante modenese, prodotta da Francesco

Terrana - che ha curato anche mix e master - e registrata al Prisma Studio, Carpi -

Mo), l’amore diventa un vero e proprio duello, dove le armi sono le fiches, le carte e

la roulette, il campo di battaglia un tavolo da poker e lo scopo dei protagonisti non è

godersi la partita, ma solo uscirne da vincitori: “Se proprio dobbiamo giocare, allora,

vediamo chi perde per primo, vediamo chi vince”, conclude Valentina.
 

Valentina Tioli spiega anche il nuovo video (diretto da Luca Baccarini): “ho mostrato

tutto il “girlpower” che mi scorre nelle vene, canto la mia rivolta contro quegli uomini

che ancora trattano le donne come oggetti da sfoggiare (”tu mi volevi lustrini e

paillettes”), o ancora peggio, come un gioco volto al loro intrattenimento. Le

immagini del video ritraggono una donna forte, sicura, indipendente, che si è

stancata di sottostare alle strategie di coloro che sono incapaci di decidere, che

scappano quando il gioco si fa duro, i classici “player”, che preferiscono bluffare e nascondersi dietro ad una “faccia da santo”, piuttosto che mettere le carte in tavola e mostrare le proprie reali e, spesso vigliacche, intenzioni.