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Ivan Graziani oggi avrebbe compiuto 75 anni: le sue migliori canzoni

Musica

Fabrizio Basso

Aveva 51 anni quando se ne è andato. Oggi ne avrebbe compiuto 75. Lo ricordiamo attraverso alcuni brani usciti dalla sua poesia e vestiti con la sua musica

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Chitarra, matita e fantasia. Ivan Graziani ha attraversato la musica e la vita su una carrozza trainata da sei cavalli. Come un poeta ottocentesco. Oggi avrebbe compiuto 75 e me lo immagino nella sua casa di Novafeltria a scrivere, a sorridere, a ricordare episodi del suo passato ma a costruire ancora un futuro. Gli occhi grandi, il sorriso aperto, quel capello pazzo, il look estroso, colorato e la capacità naturale di calamitare sentimenti. Più che le parole oggi conta la sua musica. E dunque lo festeggio ascoltando un po' di suoi brani su Apple Music, quelli che a me più piacciono.

CLEO
Se devo pensare a una canzone d'amore, questa è tra le prime che mi tornano in mente. Si sviluppa tra Torino a Salonicco e lei potrebbe discendere dagli dei. Lui diffida della vita e dei sentimenti perché "vivo in un paese che confonde
E qualche volta sporca il mio cuore e la mia mente". Ma sa che Cleo può farlo ricredere e aprirgli il cuore, per Giunone e per Mercurio postino degli dei.

FIRENZE (CANZONE TRISTE)
Mette tenerezza questa donna da amare in due che diventa la protagonista di una canzone triste. Perché entrambi sono fottuti di malinconia e di lei. Andò a Ponte Vecchio e gettò i suoi disegni nell'Arno sostenendo che lei nasce da una conchiglia, è figlia del mare e dunque un fiume non la può fermare. Lui torna in Irlanda, l'altro lui resta a Firenze...filosofia del cuore filosofia di bisticci.

PIGRO
L'uomo normale, banale, noioso. Ricorda lo Stoner di John Williams. La sua vita scivola via senza sussulti, il treno non fischia come accadde per il protagonista della novella di Luigi Pirandello. Sarà davvero colpa del suo schifo di educazione oppure è vero che non si può migliorare? In entrambi i casi...l'uomo è pigro. Come tanta parte di umanità.

 

MONNA LISA

Se devo pensare al surrealismo, penso a questo brano di Ivan Graziani dove il dipinto del Louvre è un pretesto per tratteggiare personaggi e situazioni, dal custode parigino che spiava le ragazzine all'asilo alla lama che taglia un velluto austero. Ma a prescindere da questi chupiti di assenzio sonoro ricordatevi che "la scuola è una gran cosa".

SIGNORA BIONDA DEI CILIEGI
Un sogno, un sogno bellissimo fatto di parole e desideri. Citazioni favolistiche, da addormentata a prigioniera, ma percezione tattile di realtà: il divano dannunziano e lo specchio che riflette il giorno. E questa misteriosa signora tanto più grande di me che chissà dov'è. Mistero amoroso sonoro.

CANZONE SENZA INGANNI
Nostalgia non diluita nei bicchieri che passano come gli anni. Un senso forte di struggimento, il senso della vita che non compie il suo corso come si spera. E poi il richiamo forte del bar. Per chi, come me, ha esperienze giovanili di paese sa quanto sia il fulcro di tutto. Ascoltate questo brano e leggete Il bar delle Grandi Speranze di J.R. Moehringer. E poi ordinate una bianco o una spuma.

AGNESE
Ogni donna ha il suo profumo ma chi non ha mai sospirato immaginando il sapor di cioccolato di Agnese? Agnese raccontava con malizia e allegria di quello che la gente diceva del suo corpo. Ma non è solo per questo che ognuno ha la sua Agnese e non la dimenticherà mai...è perché c'è sempre qualcosa che non capiamo nell'essere umano e questo eternizza il mistero. E il desiderio.

IL CHITARRISTA
Il mazzo di carte truccato, il bar, e una svista. Al centro di questo triangolo una donna. Il richiamo a Dio e la svista e poi il chitarrista accompagnato da questa donna che spandeva la sua carica sessuale nel locale. La fuga finale con le scarpe slacciate, il full e la doppia coppia. Mi ricorda tanto Beppe Viola con i suoi racconti dell'Ippodromo questo brano. 

MALEDETTE MALELINGUE
Lei ha 15 anni e sembra una donna, lui ne ha molti di più e ha pure famiglia. Le voci si alimentano, qualcuno dovrà pure dirglielo quello che le malelingue dicono di lei. Il padre la punisce, anche fisicamente. Ma se usciamo dalla canzone resta un dato incontrovertibile: se non ci facciamo un po' di corazza...la gente ci distruggerà.

PAOLINA
Un ritratto. Una stanza di vita quotidiana per dirla con Francesco Guccini. Un invito all'amore, a restare insieme, Paolina "hai trent'anni ormai". Una canzone semplice, con tocchi di erotismo (Gloria, gloria alle tue gambe alla tua schiena e alle tue guance) e di complicità (A casa la sera dopo il lavoro due uova dentro il piatto la televisione che fa chiasso).