L’estroso musicista Frank Martino, questo il vero nome, prosegue il suo viaggio nell’esplorazione della ODM, scherzoso acronimo che sta per Odd Dance Music. A commentare immagini e progetto un articolo originale dell'autore
Mi chiamo Frank Martino, sono un musicista e producer. Ho iniziato a suonare la chitarra rock a quindici anni e finito il liceo, dopo una breve ma intensa parentesi di studi in medicina, mi sono dedicato interamente alla musica trasformandola nel mio
attuale lavoro. Ho così deciso di iscrivermi in Conservatorio, frequentando quello di Ferrara, dove mi sono laureato con specializzazione in jazz e musiche improvvisate.
Durante gli anni da studente mi sono appassionato alla possibile contaminazione tra jazz e musica elettronica, iniziando ad affiancare alla chitarra altri strumenti come sintetizzatori, drum machines e campionatori. Negli ultimi dieci anni ho portato questo approccio all'interno di diversi dischi in cui ho collaborato, usciti per note etichette in ambito jazzistico.
Ho pubblicato tre dischi a mio nome per l'etichetta Auand Records di Marco Valente.
Contemporanemente ho pensato di realizzare un progetto di sola musica elettronica, che ha preso il nome di Ylyne e con cui, dopo aver prodotto due Ep, ho pubblicato un album dal titolo 26, inaugurando la sezione elettronica di Auand, Auand Beats. Il video che vi presento oggi è tratto dal mio ultimo singolo Dub Sickle, che farà parte del secondo album come Ylyne, Odd Dance Music, in uscita nel 2021. Dal 2015 collaboro con il musicista e videoartist LSKA, che si occupa interamente dell'aspetto
"visuale2 nel progetto Ylyne sia per quanto riguarda i visuals dal vivo, che per i videoclip dei singoli brani.
Ogni videoclip ha una realizzazione diversa e fondata su di un concept deciso insieme in base all'idea e ai concetti che stanno dietro al messaggio musicale.
Dub Sickle è un brano in cui confluiscono bass music, techno, hip hop e dub: quest'ultima viene fuori in particolare nelle linee di basso e nell'utilizzo di riverberi o effetti spinti al limite del rumore. Come si usa fare nella musica dub, l'applicazione dell'effettistica di ambiente è stata realizzata in tempo reale, improvvisando.
Per mantenere lo stesso "mood" nel videoclip, LSKA ha realizzato un video generativo in un'unica take registrata dal vivo. Partendo da piccoli elementi puntiformi, che riconducono ai videogiochi anni '80, ha ricreato un flusso di immagini, forme e colori seguendo le varie sezioni del brano: dal beat iniziale più vicino all'hip-hop, alla coda finale di matrice tipicamente dub. Le immagini vengono generate in tempo reale attraverso una costante manipolazione dei parametri: lo spazio tridimensionale si restringe e dilata in costante sincronicità con la parte musicale. Suggerisco dunque di spegnere la luce, indossare le cuffie e prepararsi al viaggio. Vi auguro buon ascolto e buona visione!