La giovane artista svizzera ci porta in universo parallelo in cui si può essere chi si vuole e dettare le proprie regole. L'anteprima del video è accompagnato da un suo testo originale
Sono Alessandra Wild, ho 19 anni e vivo a Besazio in Svizzera. Ho finito il liceo e ho conseguito una maturità bilingue italiano-tedesco e un attestato federale di capacità di commercio. Canto e suono il piano fin da piccola e dopo aver partecipato nel 2016 a un percorso di formazione Musical Romeo&Juliet dove ho potuto imparare anche il ballo e la recitazione, ma soprattutto a convivere e condividere il palco con altri artisti, questo settembre sarei dovuta partire per un’esperienza culturale e musicale all’estero, precisamente in Australia, ma, purtroppo, ho dovuto posticipare tutto a causa dell’attuale situazione COVID-19. Avendo perciò molto tempo a disposizione, ho deciso di mettermi in gioco e e di dedicarmi alla mia musica al 100 per cento. Avendo finito un percorso di composizione musicale alla Pop Music School dove studio da sei anni, ho creduto fosse arrivato il momento giusto per registrare i miei brani e i miei videoclip in maniera
professionale e accurata.
Faccio musica semplicemente perché mi rende felice, mi sembra di essere in un universo parallelo in cui posso essere chi voglio e conoscere la realtà che mi circonda sotto un’altra chiave di lettura. Cerco di riordinare le immagini casuali della mia quotidianità, traducendole in parole che vadano a comporre qualcosa di artistico, con l’aiuto anche del pianoforte. Tè alla cannella è il primo brano che ho scritto durante il lockdown nella mia cameretta. Senza troppi pensieri e in maniera spontanea, ho semplicemente scritto su un pezzo di carta le parole che mi frullavano in testa. Folle e non abitudinario, con un filo di non sense che rispecchia il mio carattere spesso sulle nuvole. Descriverei così il mio brano, fresco, moderno e giovanile che racconta un appassionante viaggio d’amore che ricalca la bellezza delle piccole cose. La mia musica è una combinazione di sarcasmo e giochi di parole e mi piace parlare dell’amore in tutte le sue sfaccettature.
Per quanto riguarda il videoclip, il tutto è nato in modo molto naturale e semplice. L’idea è partita con il voler creare un contenuto di un po’ alternativo e d’impatto essendo il mio primo “biglietto da visita” e anche il mio esordio sullo schermo. Perciò grazie ad una grande stanza bianca, in contrasto con il mio outfit nero, un gioco di luci e diversi accessori come dei fiori di girasole infuocati e un cono segnaletico, siamo riusciti a creare la giusta atmosfera adatta al brano. È stata un’esperienza nuova, faticosa, ma molto soddisfacente che mi ha piacevolmente sorpresa spingendomi ad uscire dalla mia zona di comfort e ad andare oltre i miei limiti e le mie insicurezze.