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Ballare? In Italia no ma all’estero si può

Musica

Nel nostro paese le danze sono bloccate mentre oltreconfine è possibile e in sicurezza. Ecco dove e come è possibile

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In Italia le cosiddette “attività da ballo” (come da definizione del Ministro della Salute Roberto Speranza) sono sospese sino al 7 ottobre e allo stato attuale resta difficile pensare che possano riprendere a breve. È così anche nel resto del mondo? Questa estate a Ibiza le discoteche non hanno nemmeno aperto e hanno rimandato già tutto al 2021, così come quasi tutti i festival sono stati rinviati all’anno prossimo. Qualche eccezione oltreconfine, tuttavia, esiste e persiste.

Da venerdì 18 a domenica 20 e da venerdì 25 a domenica 27 settembre torna ad esempio a Crans Montana (Svizzera Francese) il Caprices Festival, che si svolgerà con capienza limitata – massimo 1.000 persone e sale da circa 300 persine ciascuna. Tutto organizzato con il consueto rigore rossocrociato e una line up di livello assoluto: tra i guest in cartellone, spiccano i nomi di Behrouz, Damian Lazarus, Luciano, Ricardo Villalobos (nella foto) e Sven Väth. Il Sónar di Barcellona è stato rinviato a giugno dell’anno prossimo: in attesa della prossima edizione, venerdì 18 e sabato 19 settembre presenta Sónar+D CCCB, che si svolge nella città catalana e in diretta streaming, con massima attenzione alle capienze; in programma concerti, dj set, dibattiti, panel e workshop con Arca, Richie Hawtin, John Talabot and Desilence. Oltre 140 gli artisti presenti. In Gran Bretagna prosegue nel frattempo sino al primo fine settimana d’ottobre We Are 500, promosso dagli organizzatori di We Are FSTVL: ogni venerdì e sabato all’aeroporto di Damyns Hall di Upminster (East London) si

alternano dj house quali Andy C, Solardo e Archie Hamilton. Capienza massima 500 persone, divise in spazi dove possono stare da un minimo di due ad un massimo di sei persone.