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Musica da drive-in: a Newcastle i concerti al tempo della pandemia

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In Inghilterra 2500 persone per vedere Sam Fender, divise in gruppi da cinque e distanziate su 500 piattaforme a due metri di distanza: i live ripartono anche in Europa con quest'idea innovativa

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Le immagini, va detto, non sono esaltanti: un arcipelago di piattaforme con cinque persone a bordo, senza grosse possibilità di interazione, ampi corridoi vuoti e un artista che si esibisce senza il brivido della gente sotto il palco, della ressa, del “pogo”. Però da qualche parte bisogna pur ricominciare e dunque ecco i concerti al tempo della pandemia: un po' drive in, un po' musica da camera.

Il primo esperimento europeo è andato in scena nei giorni scorsi alla Virgin Money Unity Arena di Newcastle, vicino all'ippodromo di Gosforth Park. Il primo a esibirsi è stato il giovane Sam Fender, che con il suo disco Hypersonic Missiles è arrivato primo in classifica in Gran Bretagna. Ad ascoltarlo 2500 spettatori che hanno pagato un biglietto a prezzo unico da 32 sterline e mezza, divisi in gruppetti da cinque che occupavano le 500 piattaforme innalzate presenti sul terreno a due metri di distanza tra loro, senza obbligo di mascherina all'interno (mentre per spostarsi negli spazi comuni c'era l'obbligo di indossarla). E poi ancora totem carichi di disinfettante, ingressi e uscite scaglionate, app per ordinare a distanza birra e altri drink. “Mi manca la calca sotto il palco, ma tornerà anche quel modo di fare concerti”, ha commentato con realismo Fender, protagonista di un esperimento comunque riuscito: così, prossimamente, a Newcastle si esibiranno anche Van Morrison, Ronan Keating, i Supergrass, i Libertines e altri nomi della scena britannica, con anche alcuni spettacoli comici in cartellone nelle prossime settimane. 

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