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Alessandro Martire presenta Shadows of Desire: anteprima video

Musica

Il brano del quale potete vedere in esclusiva il video fa parte dell'album "Share The World". Ce lo presenta l'artista con un suo testo inedito

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Shadows of Desire è un brano che racconta un desiderio. Chi di noi non ha cullato e protetto un desiderio? Protetto quasi come un’ombra, affinché non ci sfugga e non si perda. Le nostre ombre sono sempre riflesse davanti a noi, il desiderio non ci abbandona mai, anzi ci guida sempre, in ogni scelta, in ogni pensiero. È un brano pensato per esaltare la melodia con un sontuoso accompagnamento orchestrale in arrangiamento, ed è contenuto in Share the world, il mio nuovo disco che è uscito il 10 aprile per Carosello Records, ispirato alla condivisione e al tema del viaggio, a me molto caro. È un progetto a cui tengo moltissimo.

Abbiamo deciso con la mia etichetta di farlo uscire lo stesso, nonostante la pandemia. E devo dire che è stata una scelta vincente. Mai come negli ultimi mesi abbiamo sentito il bisogno di viaggiare, anche se virtualmente. E questo disco è davvero un viaggio immaginifico intorno al mondo, attraverso culture e Paesi diversi, da cui il titolo. La maggior parte delle mie musiche nasce in viaggio e Shadows of Desire non fa eccezione. Tutto il disco è stato registrato in Russia l’anno scorso e presentato in anteprima mondiale proprio a Mosca lo scorso dicembre. Il video di Shadows of Desire è la testimonianza di quella world première.

Il concerto vede protagonista il pianoforte e ventuno elementi d’orchestra (ne ho composto anche una versione per un’orchestra di 55 elementi), la stessa struttura di registrazione del disco. Niente scenografia. Solo un aspetto minimale in grado di esaltare la formazione orchestrale originale, con tutti i musicisti che hanno partecipato alla registrazione del disco. L’orchestra è la CAGMO, Cinema and Game Music Orchestra, una formazione russa giovane ma molto talentuosa. Siamo riusciti a instaurare un bellissimo feeling e a creare, credo, qualcosa di veramente magico. Rivivere con il pubblico e con l’orchestra le musiche dell’album, ha creato quella vera condivisione artistica che immaginavo in fase di scrittura. Farlo in teatro, che io considero un luogo primordiale e necessario per ogni artista, è stato un valore aggiunto. Rivederlo, in questo momento, si carica di un orizzonte di senso profondo, pieno di nostalgia. Spero davvero di poter tornare presto a suonare dal vivo. E a viaggiare. Vorrei dedicare questo brano al Maestro Ennio Morricone, per me da sempre un esempio e un modello. Nei miei primissimi concerti suonavo sempre “Nuovo cinema Paradiso”, con l’obiettivo di spiegare al pubblico cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande.