La cantante israeliana saluta l’Italia con un ultimo appuntamento all’Università La Sapienza
Si chiude a Roma la mini-tournée di cinque date in Italia di Noa. L’artista israeliana saluterà il Bel Paese martedì 25 febbraio con il concerto nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza. Il live apre il “Ciclo Minerva”, serie di appuntamenti con la musica alta organizzata dall’Istituzione Universitaria dei Concerti. Biglietti ancora disponibili sul circuito Vivaticket con prezzi compresi tra i 18 e i 27 euro. Orario di inizio previsto per le 20.30.
Il tour mondiale di Noa
Noa è ormai una habitué dei palchi italiani e con il suo nuovo tour sarà in Italia per cinque date, dopo che già quello del 2019 era partito da Palermo. L’artista israeliana valicherà poi i confini nostrani e rimbalzerà fino a primavera inoltrata tra Europa e America. Di seguito, tutte le date in programma:
- Martedì 25 febbraio – Roma, Aula magna dell’Università La Sapienza
- Giovedì 27 febbraio – Jaffa, Heichal Ha Tarbut
- Sabato 7 marzo – Barcellona, Palau de la Musica Catalana
- Martedì 10 marzo – Boston, Berklee Performance Center
- Giovedì 12 marzo – Mercer Island, Stroum Jewish Community Center
- Domenica 15 marzo – Irvine, Barclay Theatre
- Mercoledì 18 marzo – New York, The Temple Emanuel
- Giovedì 19 marzo – Kenneth Square, Longwood Gardens Exhibition Hall
- Martedì 24 marzo – Amsterdam, Paradiso
- Giovedì 26 marzo – Chatel-Guyon, Theatre de Chatel-Guyon
- Mercoledì 1 aprile – Bilbao, Teatro Arriaga
La probabile scaletta
“Letters to Bach“ è il titolo del progetto musicale, uscito il 15 marzo 2019, realizzato da Noa insieme a Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, che l’artista dedica a Johann Sebastian Bach: sulle musiche del compositore tedesco, Noa, conosciuta come la “la voce della pace”, ha innestato con agilità e fluidità parole in inglese, ebraico e yemenita. «Bach è come l’Everest per gli scalatori – ha detto la cantante alla presentazione del progetto – ma scalare una montagna significa prima di tutto scalare se stessi confrontarsi con i nostri limiti. Il progetto è un omaggio al grande compositore, ho ascoltato molto i suoi pezzi e alla fine ho scelto quelli che ho ritenuto più importanti. Vuole essere principalmente un omaggio a Bach da condividere con il pubblico». Le dodici lettere a Bach, giocate come uno scherzo fra le trappole delle armonie barocche, sono destinate a lasciare un segno non solo di mero conteggio discografico. “Invention number 6”, ad esempio, racconta di uno scambio di messaggi Whatsapp col marito, il pediatra Asher Bayar. E ancora “Invention number 13”, un numero che dice dell’età di Enea, la figlia mezzana di Noa (Ayehline ha 17 anni e Yum 8), cui la lettera è ispirata come se fosse proprio Enea, epigone dell’adolescenza nel suo momento più intenso per un genitore, a rivolgersi a sua madre; due divertissement, magistralmente accompagnati da Gil Dor. Non poteva mancare, tra quelle spedite via pentagramma a Bach, anche una “lettera” dedicata alle donne e al loro coraggio (“Song for Women”). Di seguito, la scaletta prevista per il live di Roma:
- Shalom
- Ilanot
- Mishaela
- Eye Opener
- I Don’t Know
- Uri
- The Race (from “Letters to Bach”)
- Little Loving (from “Letters to Bach”)
- Look at Me (from “Letters to Bach”)
- All of the Angels (from “Letters to Bach”)
- Vertigo (from “Letters to Bach”)
- Oh Mama Dear (from “Letters to Bach”)
- No, Baby (from “Letters to Bach”)
- Child of Man
- Keren Or
- Santa Lucia Luntana (E. A. Mario cover)
- Era di maggio (Mario Pasquale Costa cover)
- E vui durmiti ancora (Gaetano Emanuel Calì cover)
- Beautiful That Way (Nicola Piovani cover)
- Ave Maria (from “Letters to Bach”)