Il PalaCultura Antonello da Messina apre le porte all’artista israeliana
Penultima data italiana per Noa, che domenica 23 febbraio sbarca in Sicilia, precisamente a Messina. Si esibirà sul palco del PalaCultura Antonello da Messina e i biglietti sono ancora disponibili rivolgendosi al circuito Boxoffice Sicilia o direttemente alla biglietteria del PalaCultura. Il biglietto intero costa 25 euro, ma ci sono riduzioni per gli abbonati dell’Accademia Filarmonica di Messina (10 euro), per gli under 18 (15 euro) e per gli under 30 (20 euro). Orario di inizio previsto per le 19.
Il tour mondiale di Noa
Noa è ormai una habitué dei palchi italiani e con il suo nuovo tour sarà in Italia per cinque date, dopo che già quello del 2019 era partito da Palermo. L’artista israeliana valicherà poi i confini nostrani e rimbalzerà fino a primavera inoltrata tra Europa e America. Di seguito, tutte le date in programma:
- Domenica 23 febbraio – Messina, PalaCultura Antonello da Messina
- Martedì 25 febbraio – Roma, Aula magna dell’Università La Sapienza
- Giovedì 27 febbraio – Jaffa, Heichal Ha Tarbut
- Sabato 7 marzo – Barcellona, Palau de la Musica Catalana
- Martedì 10 marzo – Boston, Berklee Performance Center
- Giovedì 12 marzo – Mercer Island, Stroum Jewish Community Center
- Domenica 15 marzo – Irvine, Barclay Theatre
- Mercoledì 18 marzo – New York, The Temple Emanuel
- Giovedì 19 marzo – Kenneth Square, Longwood Gardens Exhibition Hall
- Martedì 24 marzo – Amsterdam, Paradiso
- Giovedì 26 marzo – Chatel-Guyon, Theatre de Chatel-Guyon
- Mercoledì 1 aprile – Bilbao, Teatro Arriaga
La probabile scaletta
“Letters to Bach” è il titolo del progetto musicale, uscito il 15 marzo 2019, realizzato da Noa insieme a Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, che l’artista dedica a Johann Sebastian Bach: sulle musiche del compositore tedesco, Noa, conosciuta come la “la voce della pace”, ha innestato con agilità e fluidità parole in inglese, ebraico e yemenita. «Bach è come l’Everest per gli scalatori – ha detto la cantante alla presentazione del progetto – ma scalare una montagna significa prima di tutto scalare se stessi confrontarsi con i nostri limiti. Il progetto è un omaggio al grande compositore, ho ascoltato molto i suoi pezzi e alla fine ho scelto quelli che ho ritenuto più importanti. Vuole essere principalmente un omaggio a Bach da condividere con il pubblico». Le dodici lettere a Bach, giocate come uno scherzo fra le trappole delle armonie barocche, sono destinate a lasciare un segno non solo di mero conteggio discografico. “Invention number 6”, ad esempio, racconta di uno scambio di messaggi Whatsapp col marito, il pediatra Asher Bayar. E ancora “Invention number 13”, un numero che dice dell’età di Enea, la figlia mezzana di Noa (Ayehline ha 17 anni e Yum 8), cui la lettera è ispirata come se fosse proprio Enea, epigone dell’adolescenza nel suo momento più intenso per un genitore, a rivolgersi a sua madre; due divertissement, magistralmente accompagnati da Gil Dor. Non poteva mancare, tra quelle spedite via pentagramma a Bach, anche una “lettera” dedicata alle donne e al loro coraggio (“Song for Women”). Di seguito, la scaletta prevista per il live di Messina:
- Shalom
- Ilanot
- Mishaela
- Eye Opener
- I Don’t Know
- Uri
- The Race (from “Letters to Bach”)
- Little Loving (from “Letters to Bach”)
- Look at Me (from “Letters to Bach”)
- All of the Angels (from “Letters to Bach”)
- Vertigo (from “Letters to Bach”)
- Oh Mama Dear (from “Letters to Bach”)
- No, Baby (from “Letters to Bach”)
- Child of Man
- Keren Or
- Santa Lucia Luntana (E. A. Mario cover)
- Era di maggio (Mario Pasquale Costa cover)
- E vui durmiti ancora (Gaetano Emanuel Calì cover)
- Beautiful That Way (Nicola Piovani cover)
- Ave Maria (from “Letters to Bach”)