Il testo della canzone “8 marzo” di Tecla Insolia, tra gli artisti in gara nella categoria Nuove Proposte di Sanremo 2020
Ci sarà anche Tecla Insolia tra i quattro cantanti che si contendono la vittoria nella categoria Nuove Proposte di Sanremo 2020. La giovane 16 enne ha catturato l’attenzione di critica e pubblico con la canzone “8 marzo”, dedicato a tutte le donne. La stessa cantante ha dichiarato di essere onorata di poter portare un pezzo che parla della forza femminile: “Nessuno può decidere cosa dobbiamo fare, dire o essere. Dimostriamo a noi stesse cosa siamo in grado di fare!”. Tecla Insolia è la cantante più giovane in gara ed è la vincitrice di Sanremo Young, concorso che le ha permesso di accedere alla fase finale del Festival di Sanremo 2020. Tecla ha raccontato alla stampa anche i suoi punti di riferimento nella musica: «I miei guru sono Lucio Dalla, Mannarino e Fabrizio De André. Fra gli artisti internazionali ho una grande passione per Billie Eilish».
Il testo di “8 marzo”
Questo il testo di “8 marzo” di Tecla Insolia e che partecipa al Festival di Sanremo 2020 nella categoria Nuove Proposte:
In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza
Siamo petali di vita che hanno fatto
un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
La verità
siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente
Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza
Siamo petali di vita
che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque
dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato
Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno ci calpesta.