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Giaime, messaggio per le fidanzate, a favore delle trasparenze e contro tutti i muri

Musica

Fabrizio Basso

Giaime

Mai è lo spensierato messaggio di Giaime, Lele Blade e Fred De Palma alle rispettive partner. Il brano poggia sul ritmo evergreen del refrain di Vamos a Bailar di Paola & Chiar rivisitato sotto la produzione di Andry The Hitmaker. Un abile ed equilibrato mix tra le sonorità della hit targata 2000 e un sound reggaeton. L'INTERVISTA A GIAIME

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(@BassoFabrizio)

Giame, con Lele Blade e Fred De Palma, mandano un messaggio chiaro alle rispettive partner. Il brano si intitiola Mai e poggia sul ritmo e sulla melodia evergreen del refrain della celebre hit internazionale Vamos a Bailar delle sorelle Paola & Chiara Iezzi, rivisitato con la produzione di Andry The Hitmaker. E' un abile ed equilibrato mix tra le sonorità della hit degli anni Duemila e un sound reggaeton. Ho incontrato Giaime, al secolo Giaime Mula, artista milanese classe ’95.

Mai è un brano dalla mille sfumature caratteriali.
Certo. Come tutti, credo, ho momenti in cui mi sento su e altri giù. Voglio rappresentare ogni sfaccettatura del mio carattere, sono timido e spavaldo. Sono un po’ meteroptaico.
Cosa ti ha spinto verso Paola e Chiara?
Ho ascoltato It wasn't me di Shaggy. Da lì sono partito con quell'idea. Vamos a bailar è un brano di venti anni fa e su quell'ispirazione ho pensato di metterci un ritorno più urban e moderno.
Cosa ti ha convinto?
Ho fatto una ricerca ampia. All'epoca ero piccolo ma era una canzone festosa, adattata a un bambino e mi sono detto che è perfetta.
Perché non le hai coivolte?
E’ più figo senza di loro....ragazze è una battuta!
Siete tutti fidanzati vista la direzione del messaggio?
Tutti e tre siamo fidanzati in questo periodo e incide sulla scrittura.
Ti senti responsabile dei messaggi che mandi?
Quando mi chiedono la  foto oltre a non drograsi chiedo di trattare bene le ragazze. Se c’è un buon esempio si fanno trattare bene, se la tratti male poi ci potrebbe abituare ed è sbagliato: alcune persone entrano in un circolo vizioso dal quale spesso è difficile uscire e liberarsi. Il rispetto deve essere il fondamento su cui si basa la relazione.
I tuoi prossimi mesi che prevedono?
Sto lavorando a un progetto per il 2020 e vediamo che accade.

Cosa ti piace?
Tante cose. Il reggaeton mi piace ma è sbagliato chiamarlo così è più urban latino. Mi piace che qualcuno posso ballare.
Come funziona il tuo momento creativo?
Nel momento creativo non ti devi porre limiti, quando ti rapporti con la comunicazione di un brano è importante ricordarsi che siamo punti di riferimento. Valiamo anche di più di scuola e genitori. Io stesso in passato ho fatto scelte legate a testi di canzoni perché gli artisti li vedi come fratelli maggiori.
Quando hai capito che eri sulla strada giusto?
Paska un ragazzo di Peschiera mi ha sostenuto per primo. Importante per me la sua approvazione.
Oggi ci sono pochi soldi, perché uno ragazzo dovrebbe scegliere un tuo concerto?
Non mi sembra che i soldi manchino così tanto ai ragazzi al limite vengono investiti male. Vedermi dal vivo e come mi rapporto col pubblico è uno show bello e professionale, esplosivo e divertente.
Sei consapevole della tua forza comunicativa?
Se hai una cassa di risonanza che si rivolge a 20 persone ti ascoltano in 5 se lo dici a 200mila ti ascolta qualcuno in più. Io aggiungo che a prescindere dalla cassa di risonanza le cose belle si devono comunicare.
Tu lo fai?
Se ho tra le mani un bel libro, delle idee o dei consigli che ritengo validi lo dico. Sono per la trasparenza, basta con i muri.