Musica live: sostenibilità ambientale ed economica in primo piano per gli operatori del settore 35 band, 12 panel, 50 relatori da tutta Europa, oltre 300 persone ai live serali: ecco i numeri del KeepOn LIVE FEST, la due giorni dedicata alla musica dal vivo
35 band, 12 panel, 50 relatori da tutta Europa e oltre 300 persone ai live serali. Ecco i numeri del KeepOn LIVE FEST, il meeting italiano dei Live Club, Festival e della musica dal vivo, che si è tenuto a Roma il 12 e il 13 settembre presso ‘Na Cosetta estiva / SNODO, con un occhio particolare alle donne e all’ambiente.
La due giorni, organizzata dall’Associazione di Categoria KeepOn LIVE, in collaborazione con Doc Servizi, ’Na Cosetta estiva, iCompany e shesaid.so, ha fatto il punto sullo stato di salute della musica dal vivo in Italia; un settore in crescita che rappresenta un segmento importante dell’economia del Paese.
“Sebbene questa sia stata la decima edizione del KeepOn LIVE FEST, lo vogliamo definire un anno zero – ha dichiarato in apertura di meeting Federico Rasetti, direttore di KeepOn LIVE – Il motivo è che questa edizione arriva dopo il nostro cambiamento in Associazione di Categoria un anno e mezzo fa, e insieme all’imminente riconoscimento istituzionale. Questo è un traguardo importantissimo perché ogni passo è stato fatto insieme agli associati, come una vera categoria. E le conferme, in tal senso, sono arrivate dalle istituzioni e soprattutto dai live e club e festival che abbiamo incontrato in questi giorni”.
Sul tavolo di discussione non solo il riconoscimento istituzionale ormai alle porte, ma anche il tema della sostenibilità: ambientale ed economica. Sulla sfida ambientale sono intervenuti i partner green dell’evento: AmicoBicchiere, il bicchiere in polipropilene riciclabile, Ecozona Iberian, sistema di distribuzione dell’acqua che abolisce le bottiglie in PET, e Marevivo, insieme al quale è stato stilato un vademecum per realizzare eventi musicali amici dell’ambiente e messo a punto un sistema di stelle marine, similmente a quanto accade nel settore alberghiero (Stars & Rating).
Il tema della sostenibilità economica invece ha animato uno dei panel più seguiti del FEST, quello sulla bolla dei cachet. Agenzie di ticketing sempre più aggressive e l’ingresso delle multinazionali nel settore dei concerti stanno gonfiando molto i cachet degli artisti, soffocando i live club di provincia. La soluzione condivisa da tutti gli operatori del settore, locali, agenzie di booking, promoter, management e dagli stessi artisti è, ancora una volta, la rete. I locali divisi sul territorio, secondo un approccio cooperativo, possono collaborare chiudendo insieme più date, da colleghi e non da concorrenti del settore.
Priorità del settore, la definizione di un codice etico. Un’etica che non può prescindere da parole chiave come rispetto del lavoro altrui e consapevolezza dei ruoli e del territorio. C’è bisogno di professionalizzazione degli attori della filiera, per scongiurare il pericolo di direttori artistici o booker improvvisati. Ergo, è essenziale investire in corsi di formazione e master, secondo format esportabili e replicabili in tutta Italia.
Da sottolineare l’intervento ufficiale di SIAE che ha raccolto le esigenze e i bisogni dei locali e festival presenti, impegnandosi a incontri successivi e a trasformare il loro servizio a misura di utente.
Consegna targhe anche ai vincitori della KeepOn LIVE PARADE, la classifica votata dai direttori artistici dei locali: La Rappresentante di Lista, Auroro Borealo e Walter Celi.
Al KeepOn LIVE FEST hanno partecipato tutti gli stakeholder della filiera della musica live.