In Evidenza
altre sezioni
Altro

Nada Contigo, gli Apres la Classe aprono l'estate a Gallipoli

Musica

Fabrizio Basso

Il live degli Apres la Classe a Gallipoli

E' il momento di uscire dal Circo manicomio e guardare oltre. Gli Apres la Classe inaugurano a Gallipoli non solo l'estate ma anche l'inizio del loro nuovo progetto che parte con un singolo intitolato Nada Contigo e che vanta la partecipazione di Alborosie. Il racconto di una serata salentina con loro

Condividi:

(@BassoFabrizio
Inviato a Gallipoli)


Il Barocco e il bocconotto, gli ulivi sopravvissuti ai secoli ma non alla xylella, le storie dei contrabbandieri e il pesce crudo, il Salento come uno stato d'animo, il non vedersi da un anno e chiacchierare come ti fossi salutato la sera prima, il driver che vive i ritmi della giornata a suo modo, i tempi dilatati del Sud dove Greenwich non è un meridiano, neanche un village, al massimo un lido. La Puglia ti affascina, il Salento, in alcune sue sfumature, ti stordisce. E poi ho parecchi amici da quelle parti, intesa come lunghissima Puglia: i Negramaro, i Sud Sound System, Renzo Rubino, Federica Fornabaio, Serpenti, Erica Mou, Antonio Porcelli...ma ieri sera, in quel magico angolo vicino a Gallipoli che si chiama Cotriero, a far ballare, a fare sognare, a fare pensare c'erano altri amici, c'erano gli Apres La Classe che hanno presentato, sul rintocco della mezzanotte, il nuovo singolo Nada Contigo, che ha il featuring con Alborosie, ed è il primo passo di un progetto, quello che li porta fuori da Circo Manicomio, che sfocerà in un albun nella prima metà del 2020. Cosa possiamo anticipare del nuovo capitolo della band salentina? Poco ma un poco che è abbastanza: un ritorno alle sonorità delle origini, una maggiore attenzione all'elettronica, la necessità di darsi un ordine e un tour che dopo una estate italiana li porterà in Nord Europa e poi in Andalusia. Il primo morso è proprio con Nada Contigo che nasce da un ritmo e mostra gli Apres la Classe fedeli alla linea: temi forti, come in passato fu per mafia e pedofilia, ma a ritmo di ballo. Perché si può pensare anche con le gambe in levare. E non dimentichiamo che in quell'equilibrio tutto loro non mancano, a rasserenare, brani lievi. D'altra parte chi nasce umanamente nel 1996 e discograficamente nel 2002 sa perfettamente dosare la propria filosofia.

Il soundcheck pulsa che il sole si fa arancione all'orizzonte. Ci sono tutti, i ragazzi, sono lì dal pomeriggio: Cesko con la sua voce, Puccia che alla voce abbina la fisarmonica, Combass al basso, Alex Ricci alla chitarra, Giammy Serra piazzato dietro la batteria e Gabry Blandini, l'enfant prodige della serata nonché mia personale scoperta in quanto non lo conoscevo, alla tromba; a circondarli come una aureola, sonora e laica, Luca Tarantino nei panni di Co-Producer. La cena è innaffiata da birra ed è intima, è il momento della chiacchiera, delle domande e delle risposte e ci scappa anche qualche aneddoto non raccontabile. Siamo tra amici, siamo due tavoli uniti da un ponte ideale che si chiama amicizia. La spiaggia si affolla, al bar si crea la fila. L'atmosfera è bella. Il mare spazzola la sabbia e i pensieri. La serata non può che iniziare con Plueblo Unido, perché è così che ci sentiamo: più ponti e meno muri. D'altra parte gli Apres la Classe si nutrono di patchanka, di contaminazioni ed è solo nell'incontro e nell'accoglienza che ciò può avvenire. Poi ci sono la Guerra Romantica e Riuscire a Volare. La gente, anzi il popolo, salta balla e la band non si risparmia. Si va avanti verso la mezzanotte con Alma latina, La Desventura e La Banda. Uno dei momenti di massima aggregazione è con Mammalitaliani, brano che andrebbe segmentato e analizzato verso per verso. E fatto ascoltare a certi politici. Il gran finale è con il nuovo singolo Nada Contigo. Il tempo per un abbraccio, un ultimo musica e siamo già nel futuro. Le luci di Gallipoli brillano nella notte, il mare mostra la sua trasparenza e specchiandotici capisci che stai bene perché comprendi che senza trasparenza non può esserci vera felicità. E rientri col sorriso sotto la coperta di note con la quale gli Apres La Classe inventano la loro poesia.