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Mistress' Leaf, con Myself riscoprono l'anima: il video

Musica

Mistress' Leaf

E' Myself il nuovo video di Mistress' Leaf: scrollate di dosso le paure arrivano con un brano che recupera un tema tanto importante quanto trascurato: l'anima. Ecco il video

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La canzone è stata composta dal nostro chitarrista Marco Mariani e completata dal testo di Roberto Sassaroli (voce principale) qualche anno fa, quando i due facevano parte di un'altra band insieme al batterista Emiliano Capelli.

In quel periodo il brano aveva sonorità diverse da ora e ci rendiamo conto di come il mondo “Mistress' Leaf” abbia saputo farlo evolvere in ciò che è ora, facendolo crescere dal punto di vista sia del sound che dell'interpretazione e portandolo a suonare in modo equilibrato ed armonico. Esalta così le caratteristiche della nostra band che non ama restringere la sua musica in un genere definito, ma ha come necessità di base la libertà creativa.

Abbiamo scelto Myself come singolo, proprio perché in questo momento vogliamo essere la band che senza la paura degli anni, vuole portare alla luce con le proprie creazioni un linguaggio troppo spesso ignorato: quello dell'anima.

Myself nasce dalla necessità profonda di trovare equilibrio nella propria esistenza, ponendo fine all'incessante dialogo interiore che troppo spesso ci porta fuori strada, illudendoci con falsi ricordi o creando bisogni inutili. Tutto inizia nella mente, che a noi piace chiamare "Mistress", proprio perché è lei la "padrona" che prende decisioni sulla base di esperienze acquisite, non lasciando spazio ad una percezione di tipo animistico/spirituale e portandoci lontano dalla nostra essenza più vera.

Il testo si snoda mettendo in luce il dialogo tra le diverse “parti” all'interno dell'uomo, ovvero quella mentale, quella spirituale e quella animistica e dove a prevalere è sempre, o quasi, la parte mentale o "pratica".

Nell'ambito visivo questa parte viene vivamente rappresentata dal colore verde, a dispetto di uno spirito più o meno guerriero che si accende di rosso e della povera anima che non ha voce, se non nei sogni, rappresentata dal blu.

"I'm in the storm, wind and thunders you can see I'm off the shore"

Lontani dalla riva, dalla nostra parte "vera", l'unica che dovremmo seguire, combattendo contro demoni che da soli creiamo e dalla quale non sappiamo difenderci. Pronti a combattere anche quella realtà che sembra non amarci affatto, ma che è lì ad abbracciarci nel momento in cui riusciamo a fondere insieme le tre parti e trovando così il nostro vero io: Myself.

Il videoclip ufficiale che accompagna il brano, girato da Sebastiano Cantante (Wave Video Production) nei Bunker del Monte Soratte (Sant'Oreste - RM), rappresenta molto bene la mente, lo spirito e l'anima con i loro diversi colori. A recitare siamo tutti noi membri della band: i nostri personaggi si dilettano in un botta e risposta che sembra far impazzire il protagonista, interpretato da Roberto, il quale, passando per i tunnel e le macerie della sua esistenza, corre e lotta per risvegliare i suoi amici e trovare il suo vero "se".

Myself è proprio questo, un'esortazione a cercare la parte più vera di noi stessi e trovarla, di conseguenza, in tutta la nostra esistenza.