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Myss Keta, contaminazioni e featuring per rendere piccante la Paprika

Musica

Fabrizio Basso

Paprika è il nuovo progetto discografico di Myss Keta. Un album di contaminazioni e di featuring, un lavoro auto-ironico ma che non perde di vista la realtà. La abbiamo intervistata

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(@BassoFabrizio)

Una energia straordinaria. Tutti rallentano, tutti centellinano le uscite e invece solo anno di distanza dal suo disco precedente, Una vita in capslock, esce Paprika il nuovo progetto discografico di Myss Keta. Incontro l’angelo con gli occhiali da sole in una gastronomia tentatrice in corso Venezia, centro della tentacolare Milano, dove appare Myss Keta in versione molto sexy. Ovviamente il volto è velato. Ma sotto quel velo siamo certi che brilla un sorriso ipnotizzante.

Paprika è molto diverso dal precedente, cos’è cambiato?
Ha un mood molto diverso dal precedente disco che aveva sonorità più nord europee. Paprika è molto diverso, insieme ai Motel Forlanini abbiamo voluto confrontarci con l’esterno, con artisti che per certi versi possono rientrare nei nostri canoni e altri totalmente lontani da noi.
Una piccola rivoluzione.
Una Vita In Capslock è stato un album che ci ha permesso di guardarci all’interno alla scoperta e accettazione di noi stessi, dopo abbiamo avuto la volontà di contaminarci con altri mondi.
Paprika in effetti è un lavoro senza confini.
Il dialogo con mondi diversi è il dialogo migliore perchè conosci nuove realtà. Queste collaborazioni hanno fatto in modo che scoprissi ancor meglio me stessa.
Di cosa parla l’album?
E' un immaginario totalmente nuovo. In Paprika esploro il mondo dei sogni, compresi gli incubi. Lo rappresentiamo con colori vividi e super saturi, abbiamo preso il rosso come riferimento e da qui è uscito il mondo di paprika.
Immagini forti nella cover e nel video.
C’è un corpo femminile che parla, è un tipo di dialogo più primitivo. Abbiamo cercato di rappresentare una potenza fFemminilità archetipa. Ci siamo ispirati a icone e muse femminili primitive immaginario classico.
Nell’album sono presenti tante collaborazioni, come le hai scelte e perché?
Abbiamo scelto i featuring in base alla canzone, nasce l’idea di un brano e in seguito pensiamo a chi potrebbe starci.
Qualche esempio?
Abbiamo voluto il remix con Mahmood anche se il suo è un mondo molto lontano. Ma se ci pensi bene neanche troppo. Per il remix del brano Le Ragazze Di Porta Venezia abbiamo chiamato tre donne molto diverse tra loro: volevo mettere voci e donne differenti che però credono nella fratellanza e sono voci femminili autorevoli. Ci tenevo particolarmente a un remix di questa canzone perche è molto attuale.
C'è un senso di gioia nella tua voce.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è che sono stati loro a doversi studiare prima la Myss: questo è stato l’onore più grande, tutti artisti che musicalmente stimo un sacco e si sono buttati nel mio progetto.
Dove stava la difficoltà?
Sono sempre stata compromessa e controversa, quindi anche per loro non era stato scontato fare un featuring con me.
Il featuring con Gabri Ponte come è nato?
É stato proprio il maestro che un giorno mi scrisse e mi parlò della volontà da parte sua di fare un pezzo insieme e io cado dalla sedia dalla felicità. Aveva creato un beat ed è venuto naturale fare un pezzo su una casa degli specchi metafisico. Il fatto che mi abbia scritto lui mi ha fatto veramente piacere.
Ogni canzone ha una storia.
Sì ed è bellissimo perchè il fatto che ogni pezzo abbia la sua storia che è condivisa da più persone rende questo disco tanto ricco.
Tanta ironia nel progetto di Myss Keta, però c’è una serietà di fondo molto forte.
Solo le persone realmente serie sanno ridere di se stesse e Myss Keta è un progetto serio, è un linguaggio ironico e satirico in cui abbiamo messo tanto lavoro e tanti dei valori e delle cose i cui crediamo.
E' trascorso meno di un anno dal precedente, le idee sono nate mentre lavorare a Una Vita In Capslock?
È stata come un’esigenza che è nata durante la fase finale di Una Vita In Capslock. È stato un album che ci ha fatto lavorare tanto interiormente e alla fine di un viaggio sei stanco ma soddisfatto. Vederlo realizzato ci ha dato una consapevolezza che ci ha spronato ad andare avanti. Finito il progetto ho detto: ok, è giunto il momento di conversare con altre realtà! Ed è germogliato Paprika.
Come saranno i live per quest’album?
Il live che abbiamo preparato per questo disco è un live che racchiude un po’ tutto il percorso di Myss, sarà bello sfaccettato. Le performance più belle sono quelle che fanno dialogare il cantante con il pubblico, quellei dove si crea una bella sintonia tra il palco e il parterre. Saranno sicuramente super fisici e super movimentati.
Come ti vedi in futuro?
Bene molto bene!
Quale è la critica che più ti indispettisce?
Quando mi chiedono se sono bionda naturale.