Ci sono i Negramaro, c'è Lele...Milano fa festa con loro
MusicaI Negramaro accendono un Forum di Assago poche volte visto così colmo di gente. Due ore e mezzo di festa con la band salentina e la sorpresa di vedere apparire sul palco Lele Spedicato che ha duettato, per pochi minuti, con Giuliano Sangiorgi nel brano Cosa c'è dall'altra parte. IL RACCONTO DELLA SERATA. E stasera seconda data milanese
(@BassoFabrizio)
La notte è di quelle che le stelle te le mostra anche se il cielo fosse una distesa di nuvole. Perché il brillio arriva dal cuore e dall'anima. Il Forum di Assago è colmo di entusiasmo per i Negramaro. E stasera lo sarà di nuovo. Parecchi di quelli che c'erano ieri sera ci saranno anche oggi, perché Negramaro non è solo musica ma una filosofia di vita. E' partecipazione, è fratellanza, è amore. Si torna a casa più ricchi dopo due ore e mezzo in compagnia della band salentina. Una scenografia imponente, giochi di luci e porzioni di palco che si muovono. Sul fronte della folla ci sono Giuliano Sangiorgi, Giacomo Spedicato ed Ermanno Carlà. Alle loro spalle, sopraelevati ecco Andrea Mariano, Danilo Tasco e Andrea de Rocco. Ma ieri sera, per un attimo, i Negramaro sul palco sono stati in sette. I magnifici sette. Sulla chitarra di Giuliano con Cosa c'è dall'altra parte è apparso, inatteso, Lele Spedicato, chitarra a tracolla si è regalato qualche minuto di live, un applauso infinito e l'abbraccio della band. Lui che ha rischiato la vita per un ictus...c'è. Non ne avevo mai dubitato, lo conosco da quasi 15 anni. E', come dice Giuliano, una roccia. E' attaccato alla vita e al rock. E lo ha dimostrato ieri sera il neo papà. C'è il suo fratellino a sostituirlo in questo tour, e lo fa benissimo. Negramaro è vita, è famiglia. E' un pianeta popolato da migliaia di persone che si amano senza conoscersi.
Non c'è un sipario da aprire, tutto è già pronto quando le luci sono ancora accese. Poi è il buio, partono le immagini della band sui videowall. Entrano lentamente, prendono posizione, il mormorio si fa boato e c'è l'esplosione con le prime note di Fino all'Imbrunire. E' l'inizio di un viaggio lungo quasi vent'anni e che è un capolavoro di alchimia artistica: in scaletta ci sono canzoni di epoche diverse eppure sembra un continuum, non si sente lo sbalzo temporale. Ed è (anche) per questo che ritengo i Negramaro di oggi a un livello di maturità, umana e musicale, straordinaria. Non è facile riuscire a integrare il nuovo col vecchio perché le persone cambiano, le influenze si sentono e invece loro non perdono la barra del timone, anzi fanno gonfiare le vele della musica anche quando nell'aria c'è un solo refolo. Il concerto è una calamita, ci si commuove con estate, si balla con sei tu la mia città, e poi, in ordine sparso, Ridammi dietro il cuore, Amore che Torni, Attenta, Parlami d'amore, Solo per te, Pezzi di te, Tutto qui accade, L'Immenso, Via le mani dagli occhi e poi il gran finale Mentre Tutto scorre e Nuvole e lenzuola. Stasera si ricomincia, stasera di nuovo mani verso il cielo e in alto le gambe, l'astronave Negramaro ci porta via con sé.