Malika Ayane gioca a Domino in un tour dai colori raffinati

Musica

Fabrizio Basso

Malika Ayane

In dirittura d'arrivo, sabato 23 febbraio a Chiasso, il Domino Tour di Malika Ayane. Un concerto raffinato, che ci fa attraversare più epoche grazie alle scenografie e ai cambi di abito dell'artista. Il nostro racconto

(@BassoFabrizio)

La macchina del tempo la guida Malika Ayane e il ritmo sono le sue canzoni ci portano i loro profumi. Dagli anni Cinquanta a oggi, con sfumature di futuro, in un viaggio lungo due ore che ci lascia con un lungo strascico di emozioni. Due le versioni del Domino Tour, una per i teatri e l'altra più ruvida ed essenziale per i club: simboleggiano anche le due anime di Malika, che ha sempre saputo traghettare energie dal fronte del palco all'esercito dei suoi fan. Lei appare come una diva Anni Cinquanta sospesa sulla band, e guarda la vita dall'alto in basso, con quel sorriso malizioso e quegli occhi profondi che trasudano vita. Perché i sold out di questo tour (gran finale sabato 23 febbraio a Chiasso al Teatro di Chiasso) Malika Ayane se li è guadagnati ogni giorno, con coraggio e cuore. Sotto di lei la band (Daniele Di Gregorio, Carlo Gaudiello, Marco Mariniello, Nico Lippolis e Marco Bertacco): ogni musicista è chiuso in un cubo creando così un effetto molto suggestivo.

La serata inizia con Stracciabudella e la voce è subito dirompente, Malika riesce a sedurre con pochi movimenti, gli occhi sono tutti per lei e quando si chiudono è per seguire le onde sonore della sua poesia. E poi vederla lassù, tre metri sopra il palco, ci permette di miscelare la Liza Minelli di Cabaret e la Joséphine Baker di ZouZou e trasformare il tutto in modernità. Lei cambia abiti, passa dal rosso al bianco, e scende sul palco come una funambola, e segue un percorso musicale che racconta tutta la sua vita: Tempesta, Sogni tra i capelli, Quanto dura un'ora, Dimentica domani Ricomoncio da qui. In mezzo qualche racconto, qualche aneddoto ma così lieve da non spezzare la magia. Si prosegue, in ordine sparso, con Controvento, Blu e Tre cose. Il pubblico la accompagna con cori e battiti di mani che vanno bel oltre l'applauso. Il concerto si chiude con Adesso e qui (Nostalgico presente) e Come foglie. E tornando a casa, sulle note di questa canzone, si pensa che stasera, grazie a Malika Ayane e alla sua musica "c'è un inverno che va via da noi".

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